Case popolari, la Regione non adegua i limiti di reddito. Le preoccupazioni del Pd

case-popolariL’Aquila. Gli inquilini rischiano di essere sbattuti fuori, ma gli stessi potrebbero anche avviare cause contro la Regione per il mancato adeguamento dei canoni.

 

E’ un vero e proprio allarme quello che lanciano Claudio Ruffini e Giuseppe Di Luca (consigliere regionali del Pd), relativamente al mancato adeguamento dei parametri del reddito, condizione fondamentale per l’assegnazione degli alloggi Ater. La tematica è stata dibattuto nei giorni scorsi in consiglio regionale, nella seduta dedicata al cosiddetto “Question Time”. Il problema, a detta dei consiglieri del Pd, non può essere sottovalutato, visto che esiste una legge regionale in materia (n.96 del 1996), che disciplina i requisiti utili per fruire degli alloggi popolari. La norma, oltre a stabilire il reddito annuo del nucleo familiare, fissa anche il limite massimo del reddito per la partecipazione dei bandi di concorso. I parametri, però, vanno adeguati con cadenza biennale e agganciati al costo della vita, operazione questa che non è stata ancora perfezionata. L’ultimo adeguamento in materia, risale oramai al 2001. “La Regione nega un diritto agli inquilini che si  troveranno con degli aumenti pari anche al 250 per cento (se dall’accertamento si attesta che viene superato il limite, ndr)” scrivono i due esponenti dei Democratici, “ oltre ad esser sbattuti fuori casa da un giorno all’altro. Inoltre non si comprende perché non sono stati adeguati i canoni per gli inquilini, mentre si è provveduto a farlo per le imprese  innalzando il limite di reddito. I due provvedimenti dovevano andare insieme invece si è proceduto diversamente da quanto stabilito dalla legge regionale del ‘96. Chissà qual è stata la ragione per valutare diversamente il provvedimento nei confronti delle imprese rispetto ai cittadini?”. La situazione, dunque, appare piuttosto delicata e rischia di esplodere, aggravando il disagio sociale tra le innumerevoli famiglie che abitano nelle case popolari.

 

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