Molto accesa la seduta della Commissione bilancio di oggi pomeriggio. Dopo una dura battaglia di tutta l’opposizione, la stessa maggioranza ha dovuto convenire sul rinvio del progetto di legge dell’assessore Gatti che prevede la partecipazione della Regione Abruzzo alla costituzione della Fondazione “Giovani per l’Abruzzo onlus”. Maurizio Acerbo, consigliere regionale di Rifondazione Comunista ha criticato aspramente l’operato dell’assessore Gatti. L’assessore avrebbe voluto creare una Fondazione utilizzando fondi che dovevano già essere stati messi al bando per finanziare progetti dei giovani delle aree colpite dal terremoto.
“Le risorse relative al Fondo per le politiche giovanili – ha spiegato Acerbo – che dopo il terremoto sono state destinate alla città dell’Aquila e agli altri comuni del cratere vengono stornate nel capitale sociale della fondazione dell’assessore. Tali fondi erano stati stanziati nel 2006 dagli allora ministri Ferrero e Melandri per finanziare per un triennio progetti delle giovani generazioni e in tal senso vengono utilizzati nelle altre regioni. Con il decreto legge n.39 del 28 aprile 2009 e l’ordinanza del Presidente del consiglio n.3763 del 6 maggio 2009 sono stati trasferiti i fondi relativi, pari a euro 2.940.000, alla regione Abruzzo stabilendo che fossero però indirizzati alla sola area del cratere. Come al solito il governo ha preso soldi già stanziati per l’Abruzzo e ha fatto finta di essere intervenuto per il post-terremoto. Che tale cifra sia stata concentrata sul cratere è comunque cosa sacrosanta che nessuno ha messo in discussione (l’importante è che sia chiaro che sono gli abruzzesi che si aiutano tra di loro e non il governo che premuroso investe risorse ad hoc)”.
Ricevuti i fondi la Regione, in particolare l’assessore competente Paolo Gatti, non avrebbe indetto dei bandi pubblici per assegnarle ma avrebbe creato una fondazione, sottoscrivendo un protocollo di intesa, senza passare in commissione per il parere, con il Ministro Meloni affinché le somme fossero utilizzate per la realizzazione di un Villaggio della Gioventù.
Il protocollo sarebbe stato approvato con deliberazione di Giunta Regionale del 26 ottobre 2009. Il 18 novembre il direttore del servizio ha inviato al Dipartimento della Gioventù una nota con cui si comunica che “E’ intendimento dell’Organo di direzione politica di questa Regione costituire una fondazione, avente la finalità statutaria di dare attuazione agli obiettivi fissati dal suddetto Protocollo. Il patrimonio della citata Fondazione dovrebbe essere rappresentato dalle risorse trasferite a questo ente con la suddetta Ordinanza n.3763/2009” (cioè i soldi per le politiche giovanili).
Acerbo alla luce di questo documenti si chiede perché la Regione avrebbe dovuto creare una fondazione per incassare e spendere dei fondi per le politiche giovanili stanziati dal ministero di riferimento. Dopo 12 giorni, esattamente il 30 novembre, il Dipartimento della Gioventù scritto alla Regione Abruzzo in una nota che “al fine di massimizzare l’efficacia delle risorse siano create sinergie con altre fonti di finanziamento per la realizzazione di un unico obiettivo tra tali risorse aggiuntive ben possono rientrare quelle che l’on. Ministro della Gioventù si è istituzionalmente impegnato a trasferire con il sopracitato Protocollo d’Intesa, attualmente allocato sul c/c BNL 000297”.
Secondo il consigliere di Rifondazione Comunista il significato della comunicazione del dipartimento alla Regione sarebbe che “i fondi che dovevano andare ai giovani aquilani e assegnati mediante bandi pubblici vengono destinati alla realizzazione del Villaggio su cui la Meloni e l’assessore hanno già fatto una bella strombazzata pubblicitaria. In aggiunta la Meloni non ci mette risorse del Ministero, ma fondi raccolti a sostegno dei giovani terremotati (http://www.gioventu.it/sala-stampa/comunicati/protagonisti-della-ricostruzione-le-iniziative-del-ministero-della-gioventu.aspx). Mentre i fondi raccolti con la campagna Gioventù per l’Abruzzo erano effettivamente destinati alla ricostruzione di una o più strutture giovanili danneggiate e rese inutilizzabili dal sisma non si può dire lo stesso di quelli del Fondo per le politiche giovanili e comunque non si capisce perché si debba costituire una Fondazione per gestire anche le cifre raccolte dal Ministero. Inoltre con i Fondi per le politiche giovanili è stato attivato da tempo un Ufficio Mobile di cui dobbiamo ancora approfondire la vicenda”.
In pratica il Governo avrebbe stanziato ai giovani del cratere fondi già destinati all’Abruzzo, ma la Regione non ha indetto nessun bando specifico perché secondo Acerbo “l’assessore Gatti sta cercando di utilizzarli per costituire una Fondazione che avrà altri scopi e soprattutto gli consentirà in futuro di gestire le politiche giovanili dell’intera regione bypassando il Consiglio Regionale. Un minimo di etica consiglierebbe al ministro Meloni di reperire fondi ministeriali per realizzare il Villaggio (magari dopo averne discusso con i Comuni) e di lasciare ai giovani terremotati la possibilità di usufruire dei fondi per le politiche giovanili per far ripartire il proprio territorio. Oggi abbiamo ottenuto in Commissione il rinvio del progetto di legge che istituisce la Fondazione anche perché ai sensi dello Statuto la Giunta avrebbe dovuto chiedere il parere della competente commissione consiliare sul Protocollo e invece è andata avanti per mesi senza neanche ricordarsene”. Il consigliere di Rifondazione Comunista promette battaglia e invita alla mobilitazione i comuni, le associazioni, i comitati e gli stessi parlamentari aquilani.