Pescara. In tre anni l’aumento dell’imposizione fiscale a carico dei Comuni è stata del 20 per cento e, di contro, sono scomparsi i trasferimenti dalle Province, in un quadro preoccupante di bilanci che “si assottigliano per effetto delle nuove leggi di contabilità”. Il presidente dell’Associazione dei Comuni, Luciano Lapenna, accompagnato da una rappresentanza di sindaci, dal nuovo direttivo e dal rappresentante Uncem, ha chiesto al presidente della Giunta regionale, Luciano D’Alfonso, durante l’incontro ufficiale nella sede della Presidenza a Pescara, che il “Governo regionale si faccia carico di una reciprocità istituzionale, nell’obiettivo di spingere i provvedimenti e dare risultati ai cittadini”.
In particolare, Lapenna ha proposto che Comuni e Regione lavorino alla redazione di un protocollo d’intesa per “snellire e semplificare il lavoro tra i livelli istituzionali, spesso incanalato nei colli di bottiglia della burocrazia”. I temi esposti sul tavolo del confronto con il presidente D’Alfonso hanno quindi riguardato il superamento delle gestioni commissariali, soprattutto nelle ex comunità montane, il nuovo percorso dell’agenzia regionale per le attività produttive (Arap), la questione degli immigrati. L’Abruzzo, è stato puntualizzato, può ospitarne il 2 per cento ma si registra “una forte concentrazione soprattutto nelle località turistiche. C’è dunque bisogno di risorse adeguate indispensabili”. Poi è stata la volta della compartecipazione sanitaria e di trasporto pubblico locale, ma, soprattutto, della necessità di superare gli ostacoli delle procedure.
Il presidente D’Alfonso si è detto disponibile a lavorare sul protocollo d’intesa ma ha subito invitato i Comuni, argomentando sulla lentezza delle procedure, di essere “rieducativi verso la tecnostruttura e di ricostruire una buona condotta basata sullo scambio di competenze”. Da qui, a breve, l’incontro tra “le migliori competenze dirigenziali regionali e comunali” allo scopo di superare “incomprensioni sulle procedure e l’adozione di pareri”. Dal canto suo, il Presidente ha voluto anticipare la questione dell’emergenza neve, chiedendo da subito di “fare un’operazione verità e di distinguere tra somma urgenza, urgenza grave e urgenza. Abbiamo ottenuto 120 milioni di euro per la viabilità provinciale – ha ricordato D’Alfonso – e il ministro Delrio ne ha promessi all’Abruzzo ulteriori 40, ma ci vorrebbero tre esercizi finanziari come questi per mettere a sistema tutta la rete viaria provinciale”.
Sulla questione trasportistica, il Presidente ha sollecitato il cammino della riforma. “Il sistema così com’era non era più sostenibile per la mole di debiti prodotti dai trasporti in questa regione. A noi spetta la decisione sull’offerta ai Comuni l’indicazione reale sui flussi dell’utenza”. Infine D’Alfonso ha ricordato il miliardo e 724 milioni di euro di risorse a disposizione del territorio per i prossimi sette anni “che io voglio esaurire in tre anni”, ha chiarito. “Ci sono opere specifiche per toscanizzare questa ragione? L’Anci è il luogo dove si esprime la visione d’insieme e la qualità progettuale”, e annuncia per settembre un avviso pubblico per comunicare a tutti gli aventi diritto le iniziative finanziabili per lo sviluppo dell’Abruzzo.