L’Aquila. Un modello organizzativo più snello, con riduzione di figure dirigenziali di vertice, attribuzioni di competenze diverse e importanti risparmi per l’ènte. Così la giunta regionale, su proposta dell’assessore all’Ambiente Daniela Stati, ha approvato la proposta di riordino dell’Agenzia Regionale per la Tutela dell’Ambiente A.R.T.A..
“Il riordino degli enti regionali” ha commentato in merito l’assessore Stati, “il raggiungimento degli obiettivi di contenimento e razionalizzazione della spesa pubblica sono alcuni degli obiettivi che ci siamo prefissati all’inizio della Legislatura. Le modifiche introdotte con questo provvedimento vanno in quella direzione. In concreto si è ritenuto utile operare in maniera incisiva sulla razionalizzazione di quelle funzioni assolte dall’Agenzia che si sono rivelate sovrastimate alle concrete esigenze e che, comunque, hanno determinato un notevole aggravio di spesa, per giungere ad un modello organizzativo più “snello”, più confacente alle reali necessità e con importanti risparmi per l’ente”.
Una delle aree previste presso la Sede centrale viene, dunque, soppressa, passando da quattro a tre con la riduzione di una figura dirigenziale di vertice. Tuttavia, le attività svolte dall’area in questione saranno ripartite fra le restanti senza ridurre in questo modo la quantità e la qualità dei servizi prestati. In sostanza le varie sezioni restano, ma viene meno la direzione di area con relativa indennità.
Riviste, inoltre, anche le figure del direttore tecnico e amministrativo: con la nuova proposta, entrambi hanno, infatti, diretta attribuzione di competenze con conseguenti responsabilità, superando così la precedente disciplina che limitava il loro campo di azione al solo supporto al Direttore Generale ed alla espressione di pareri.
Per le strutture periferiche, invece, si abbandona il modello dipartimentale e si arriva a strutture denominate “distretto”, con al vertice un solo dirigente di struttura complessa.
“Altro aspetto importante di questa disegno di legge” ha aggiunto poi l’assessore “è il ruolo che giustamente è stato assegnato al Consiglio regionale e nello specifico alla Commissione consiliare competente. Mentre nella legge in vigore si fa solo un vago riferimento alla vigilanza del Consiglio regionale sull’Agenzia, nel nuovo testo viene bene definito il primario ruolo della Commissione consiliare competente, che esercita la funzione di controllo sull’Agenzia per valutare gli effetti delle politiche e per verificare il raggiungimento dei risultati con scadenze temporali ben stabilite. Il Consiglio regionale diventa così protagonista delle vicende dell’Agenzia. Credo sia un passaggio rilevante”.