Teramo.In una nota inviata al Governatore della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso, e ai componenti della Giunta Regionale, il CAMS – Coordinamento Abruzzese Mobilità Sostenibile, chiede alla Regione Abruzzo di farsi promotrice, all’interno della Macro Regione Adriatico-Ionica, dell’inserimento dei percorsi ciclabili nella rete trasportistica europea TEN-T.
“Tali reti, riconosciute sia a livello europeo che italiano, rappresentano veri e propri corridoi per la mobilità “dolce”, aventi la stessa dignità di altre infrastrutture trasportistiche, come strade, autostrade, reti ferroviarie e rotte navali” afferma il CAMS nella nota, e ” La Regione Abruzzo, che ha già investito ingenti risorse per il completamento del tratto ciclabile costiero – con il progetto Bike to Coast – che è parte dell’itinerario n. 6 di Bicitalia, potrebbe farsi promotrice per l’implementazione degli itinerari ciclabili europei, e in particolare per quelli che affacciano sull’Adriatico, coinvolgendo, oltre alle Regioni costiere (Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia Romagna, Marche, Molise e Puglia), anche i Paesi transfrontalieri (Slovenia, Croazia, Bosnia, Serbia, Macedonia, Albania, Grecia e Cipro), per la realizzazione di un itinerario ciclabile adriatico che coinvolga tutte le aree che si affacciano sul bacino dell’Adriatico, utilizzando l’intermodalità favorita dalla presenza di lunghi tratti di tracciati ferroviari e di approdi portuali, che permetterebbero l’interscambio tra bicicletta e altri mezzi di trasporto, favorendo così la mobilità di breve e corto raggio e il turismo sostenibile”.
“Inserire le reti ciclabili europee e nazionali – continua il CAMS – all’interno delle strategie della macroregione, creerebbe un sistema di mobilità dolce in ambito adriatico, che collegato con altri sistemi trasportistici a basso impatto ambientale, sarebbe inoltre la migliore risposta alla deriva petrolifera che sta interessando le nostre coste e il nostro mare, promuovendo sistemi virtuosi di trasporto e favorendo lo sviluppo dei territori attraverso il turismo e l’economia “green””