Pescara. Può essere donatore di sangue chi ha un’età compresa tra i 18 ed 65 anni di età, pesa almeno 50 kg ed è in accertata buona salute ma può donare anche chi è cittadino straniero.
“In una società sempre più aperta e multiculturale dove lingue, razze, religioni e tradizioni si incrociano per le strade e sui banchi di scuola, è giunto il momento di domandarsi se i valori che ci ispirano e che muovono la donazione del sangue, possono essere da tutti compresi e condivisi”. Lo scrive l’assessore alla Programmazione sanitaria, Silvio Paolucci, nella nota di presentazione dell’opuscolo realizzato da assessorato alla Sanità, Avis regionale e Federfarma Abruzzo per sensibilizzare anche le comunità di stranieri presenti nel territorio regionale al dono del sangue.
La pubblicazione è nata da un’iniziativa dell’Avis regionale Abruzzo, che ha voluto, in questo modo, affrontare un tema complesso e di grande impatto sociale come quello della relazione esistente tra dono del sangue, multiculturalità e politiche dell’accoglienza. Questa mattina, a Pescara, in Regione, la presentazione dell’opuscolo da parte dell’assessore alla Programmazione sanitaria, Silvio Paolucci, del responsabile del Centro regionale Sangue, Prof. Pasquale Colamartino, del presidente regionale dell’AVIS, Giulio Di Sante e del presidente di Federfarma Abruzzo, Giancarlo Visini. E’ intervenuto anche l’Imam Mustafà Bastami in rappresentanza della comunità islamica abruzzese. “La proposta solidaristica dell’Avis – ha rimarcato Paolucci – pone l’accento sul valore universale della donazione volontaria, anonima e gratuita del sangue e trova oggi l’occasione per essere riaffermata proprio attraverso il dialogo con culture ed etnie diverse. Il dialogo può realizzarsi attraverso numerose vie, come per l’appunto quella della donazione del sangue, ma deve sempre avvenire nel reciproco rispetto e con la comune intenzione di trovare un’intesa che esprima un più compiuto e condiviso senso di comunità”. Realizzato in dieci lingue (italiano, francese, inglese, spagnolo, romeno, portoghese, russo, arabo, cinese e albanese), grazie all’impegno di Federfarma, sarà disponibile presso le circa 500 farmacie presenti sul territorio regionale.