Villa Pini, un chirurgo scrive a Napolitano

Carlo De Felice, chirurcarlo_de_felicego di Villa Pini e consigliere comunale di Francavilla al Mare, ha scritto una lettera al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. De Felice ha segnalato al presidente della Repubblica la drammatica situazione dei dipendenti del Gruppo Villa Pini.

Signor Presidente,

mi rivolgo alla Sua sensibilità per segnalarLe la situazione, che ha ormai assunto i caratteri della drammaticità, dei 1600 dipendenti della clinica Villa Pini D’Abruzzo di Chieti e della altre strutture sanitarie facenti capo a detta clinica.

Da circa un anno non viene corrisposto lo stipendio, pur avendo i dipendenti continuato ad operare fino al mese scorso, quando la Regione Abruzzo ha sospeso gli accreditamenti alla clinica, accelerando il fallimento della stessa.

È stata concessa cassa integrazione straordinaria per tre mesi.

Recentemente si sono manifestate concrete proposte di acquisto della clinica che ha le potenzialità e le professionalità atte ad una rapida ripresa delle attività.

Naturalmente le offerte sono condizionate al ripristino da parte della regione degli accreditamenti recentemente sospesi.

Di detta vicenda è stato interessato il Parlamento della Repubblica Italiana a seguito di interrogazione dell’Onorevole Toto.

Tutti sono consapevoli che i costi della sanità sono altissimi e che molte regioni, tra le quali l’Abruzzo, hanno superato i tetti di spesa consentiti, ma non può la nostra regione programmare il rientro dal debito, semplicemente cancellando una struttura qualificata ed addebitandone i costi ai 1600 dipendenti ed alle loro famiglie che da tempo sopportano condizioni di vita intollerabili.

I dipendenti di Villa Pini, incolpevoli per la situazione che si è determinata, chiedono semplicemente la revoca della sospensione degli accreditamenti, già richiesta dal curatore fallimentare avvocato Giuseppina Ivone e che i debiti della sanità abruzzese vengano riassorbiti, facendoli gravare, in termini di riduzione di costi, su tutte le strutture sanitarie pubbliche e private della regione.

Non si può eliminare il debito semplicemente cancellando 1600 lavoratori e le loro famiglie che già molto hanno sofferto in questo ultimo anno.

Signor presidente, sicuro di un Suo interessamento La ringrazio e Le invio deferenti saluti.

Dott. Carlo De Felice
Chirurgo Villa Pini D’Abruzzo


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