Lanciano. Il Comune di Pizzoferrato aderisce alla manifestazione “No Ombrina” del 23 maggio prossimo a Lanciano. Lo comunica il sindaco Palmerino Fagnilli.
“Saremo presenti con la fascia tricolore – dice il primo cittadino. I nostri territori, dal mare ai monti, vanno tutelati dall’assalto delle trivelle e da progetti che possono inficiare e compromettere, senza possibilità di ritorno, uno sviluppo che deve puntare sul turismo e la sostenibilità ambientale, che deve far leva sui prodotti tipici che sono una delle nostre principali ricchezze”.
‘Gli Ecologisti Democratici sabato 23 maggio parteciperanno alla manifestazione contro le trivellazioni nell’Adriatico.
Il M5S che ha dichiarato che noi del Pd non possiamo essere presenti e sbagliano di grosso perchè noi del Pd siamo stati quelli che per primi hanno manifestato la contrarietà all’estrazione e coltivazioni di idrocarburi nella nostra regione’, afferma in una nota Vincenzo Pisegna, presidente Ecodem Abruzzo.
‘E’ stata la Giunta Regionale e la Maggioranza del Consiglio a fare ricorso all’art. 38 del decreto “Sblocca Italia”.
Siamo stati i promotori del referendum contro il nucleare e ci siamo battuti in tutti i luoghi per il problema del lago di Bomba, il Gasdotto e la centrale di spinta di Sulmona, della centrale a Biomasse ad Avezzano. Per non parlare della discarica di Bussi di cui si è interessato anche il Gruppo Parlamentare.
Il M5S al momento non ha fatto altro che mettere cappelli su tutte le questioni attinenti all’energia nella nostra regione che comitati spontanei hanno evidenziato’, conclude Pisegna.
E’ Luciano Lapenna a ribadire la volontà di dire no a Ombrina da parte di Anci-Abruzzo, associazione regionale dei Comuni da lui presieduta.
“ Del tema abbiamo discusso stamane – annuncia Lapenna – nella riunione del direttivo Anci Abruzzo. Abbiamo, in quella sede affrontato il tema delle autorizzazioni alle trivelle di fronte alle coste abruzzesi ed in particolare il caso eclatante di Ombrina mare. Ribadiamo che la scelta va contro la vocazione turistica dell’area, ed è quindi incompatibile con l’istallazione di impianti e piattaforme che hanno un alto livello d’impatto ambientale e di deturpazione del bene mare. La nostra posizione è chiara, ribadiamo al governo che si possono dire dei no. Il direttivo Anci dunque aderisce all’iniziativa e alla manifestazione del 23 prossimo insieme alle altre associazioni ed enti, che vedono in primis presente la Regione Abruzzo e invita alla mobilitazione gli enti locali e i cittadini della nostra regione a sostenere, a gran voce, le ragioni che possano portare ad un ripensamento delle scelte fin ora compiute sul tanto contestato ed indesiderato insediamento per le estrazioni petrolifere”