Società dell’informazione, Castiglione assicura l’impegno regionale

castiglione3febbraioPescara. Una Regione impegnata nello sviluppo della società dell’informazione. È quanto emerso dalle precisazioni di Alfredo Castiglione, vice presidente della Regione Abruzzo e assessore allo Sviluppo Economico. Castiglione ha, infatti, risposto all’interrogazione sull’attuazione degli interventi presentata dai consiglieri regionali dell’Italia dei Valori. Più in particolare, l’assessore ha ribadito l’intenzione regionale di realizzare i servizi di base mancanti in ambito tecnologico, oltre all’ampliamento della fruibilità e dell’accesso di enti, cittadini ed imprese ai servizi di tipo tradizionale.

“Tali interventi, alcuni attualmente in corso di realizzazione, altri conclusi nella fase realizzativa e pronti allo start up da affidare alla gestione ordinaria” ha sottolineato a riguardo Castiglione ,“risultano collocati all’interno del più generale Accordo di Programma Quadro “Sviluppo della Società dell’Informazione nella Regione Abruzzo” e relativi Atti Integrativi, in attuazione del “Piano d’Azione per lo sviluppo della Società dell’Informazione E-Goverment” (PASI)”.

L’assessore ha, inoltre, ricordato che per tutti gli interventi regionali sarebbero state espletate procedure di gara europea aggiudicate con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa. L’avvio della fase di gestione è un obiettivo che il governo regionale promette di affrontare in modo coordinato ed operativo, attivando le competenze tecniche, amministrative ed istituzionali rapportate ai contenuti ed in funzione degli strumenti di back office e di cooperazione applicativa.

Per questo sarebbe stato riattivato il Tavolo di Concertazione dei Centri Servizi Territoriali (CST) e delle Alleanze Locali per l’Innovazione, con l’obiettivo di garantire il supporto regionale per la concreta attivazione delle attività di start up e di integrazione dei servizi realizzati sia dalla Regione che dagli stessi CST, che saranno replicati su tutto il territorio regionale attraverso la pratica del riuso, prevista dal Codice dell’Amministrazione Digitale.

 

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