A dichiararlo è il presidente della Regione, Gianni Chiodi, intervenuto questa mattina, all’Aquila, al Congresso della Uil Abruzzo.
“La riforma della sanità” ha proseguito Chiodi “è basata sul concetto generale di contenimento della spesa. Apparentemente potrebbe essere impopolare perchè va a ledere interessi particolari, ma è necessaria ed auspicabile. Chiamo quindi tutti al senso di responsabilità: non condividere i principi della riforma e poi contrastarne l’applicazione concreta”.
In questo cammino dalla recessione alla ripresa, per il governatore, sarà necessaria una Finanziaria 2011 di estremo rigore.
“L’Abruzzo sta attraversando il momento più difficile della sua storia. Dico questo non per accampare scuse o qualsivoglia giustificazione, quanto per confermare che realmente questa crisi, la più violenta dal 1929, sta creando ansia, preoccupazione, difficoltà a guardare con serenità al futuro. Il nostro deficit finanziario ha origini profonde. A causa della sanità, siamo stati la prima regione commissariata e, se a questo si aggiunge il terremoto, si comprende che dal 1970 ad oggi, mai l’Abruzzo ha dovuto affrontare tante difficoltà e tutte insieme”.
Recuperare la fiducia nella politica. Questo serve, secondo Chiodi, per uscire da questo empasse. “Per far crescere un territorio” ha detto “c’è bisogno di coraggio e pazienza. Molti amministratori, infatti, sono restii ad investimenti a medio e lungo termine. Se, ad esempio, avessimo affrontato il discorso dei collegamenti Pescara Roma venti anni fa, ora il problema sarebbe risolto. Invece, si continua a preferire il finanziamento di opere che danno subito visibilità ma di indubbia utilità in prospettiva”.
Chiodi ha, poi, ricordato che alla fine del 2007 il debito della Regione Abruzzo ammontava a 4 miliardi di euro, mentre a fine 2009 è diminuito del 6,3%, passando a tre miliardi e mezzo.
“I fondi Fas” ha precisato “non sono subito disponibili, ma nei prossimi 3-5 anni la nostra regione potrà contare su risorse consistenti. Al momento abbiamo una disponibilità finanziaria di 1,9 miliardi euro, che non è affatto poca. Se poi riusciremo a liberare Master Plan e Accordo integrativo quadro, le risorse potrebbero essere maggiori che in passato. Infine c’è da tenere in considerazione il terremoto ,che potrebbe rivelarsi anche un’ottima occasione di rilancio economico. Sono stato da poco nominato Commissario per la ricostruzione e credo ci sia bisogno, per affrontare questa sfida, di condivisione di strategie ed ottimismo. E poi, non parliamo sempre male dell’Abruzzo e dei servizi che offre, ma valorizziamone gli aspetti positivi affinchè possa essere volano della ripresa “.
Marina Serra