Occupati in Abruzzo, la Cgil frena gli entusiasmi: prematuro parlare di inversione di tendenza

Abruzzo. In relazione al dibattito che si sta sviluppando sui dati diffusi dall’Istat nel mese di marzo 2015, relativo ai dati dell’occupazione in Abruzzo per l’intero anno 2014, la Cgil abruzzese prende posizione. Portando a sostegno delle proprie tesi dei dati ufficiali.

 

 

“Gli occupati nella nostra regione”, si legge nella nota a firma di Sandro Giovarruscio, “, “ nei quattro trimestri del 2014 sono stati nel “I” trimestre 471.000, nel “II” 459.000, nel “III” 471.000 e nel “IV “502.000. Gli occupati complessivi nel 2014 sono dati dalla media dei 4 trimestri   e quindi sono pari a 476.000 (dato ISTAT). Rispetto al 2013, in cui gli occupati erano 486 mila, abbiamo perso circa 10.000 posti di lavoro; sono cresciute anche le persone in cerca di occupazione, passando da 62 .000 a 68.000.

 

 

Nel periodo 2008-2014 l’Abruzzo ha registrato una perdita di posti di lavoro pari a 51.000 unità. In tale contesto va ricordato che nel 2014 i lavoratori in cassa integrazione sono stati mediamente 17.000, di cui circa 5.000 in cassa integrazione in deroga e che hanno percepito l’indennità solo fino ad aprile 2014.

I dati  su esposti  non  ci fanno ritenere  corretto impostare l’analisi solo sul fatto che nell’ultimo trimestre ci sia stata una crescita dell’occupazione che sicuramente è un segnale positivo, ma che non può portare a parlare di inversione di tendenza o di ripresa dell’occupazione, per confermare il trend bisognerà attendere almeno i primi 2 trimestri del 2015”,

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