Ricerca ed estrazione di gas e petrolio in mare: il ministero se ne infischia del divieto delle 12 miglia

Il ministero dello sviluppo economico ha autorizzato ieri la società petrolifera PO VALLEY OPERATIONS PTY LTD ad ampliare le attività di ricerca di gas e petrolio in mare entro le 12 miglia – passando così da 197 km2 già autorizzati a 526 km2 – nonostante il divieto fissato dalla legge. Il decreto sviluppo del 2012, infatti, fa salvi i procedimenti concessori già rilasciati e quelli “conseguenti e connessi”.
Come ha chiarito, però, il Consiglio di Stato con un suo parere, questa espressione fa riferimento solo a titoli che costituiscono attuazione di provvedimenti già adottati, mentre “devono, invece, ritenersi esorbitanti […] quelle iniziative che si risolvono nell’esistenza di un nuovo titolo abilitativo o, comunque, in una modifica del titolo già esistente”.

 
Si tratta di un precedente che – se non sarà impugnato dinanzi al TAR – potrebbe essere utilizzato per ogni permesso già rilasciato e che finisce per vanificare il divieto delle 12 miglia introdotto nel 2012.

 
Il problema è dato dal fatto che in questo modo anche la successiva concessione all’estrazione sarà ampliata proprio in quanto titolo “conseguente”. In sostanza: aver esteso il limite delle 12 miglia è stata praticamente una manna dal cielo, in quanto, essendo coincidenti le 12 miglia con il limite delle acque territoriali, se passa indenne questa interpretazione del ministero si potrà cercare ed estrarre praticamente ovunque nei nostri mari.
Enzo Di Salvatore

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