Pescara. Si terrà domani 24 febbraio dalle ore 15, all’interno del Consiglio Regionale, la sessione straordinaria richiesta dal Movimento Cinque Stelle Abruzzo avente ad oggetto lo Stato dei Lavori Elettrodotto Villanova-Gissi e relativi provvedimenti.
Spiega Sara Marcozzi “Il M5S Abruzzo ha presentato un “contro-papello” da 38 pagine in cui si ricostruiscono la storia, l’iter, le criticità e le irregolarità che hanno caratterizzato tutto l’iter autorizzativo. In calce alla richiesta vi è anche una risoluzione con le 21 richieste al Presidente D’Alfonso e alla sua Giunta.”
“I cittadini e i comitati chiedo da tempo risposte dalla politica – il M5S da sempre ha sposato la battaglia dei cittadini, ma è tempo che ognuno chiarisca ufficialmente la propria posizione.”
Il Movimento 5 Stelle invita tutti i cittadini a partecipare, nel frattempo il portavoce eurodeputato Piernicola Pedicini, come primo firmatario, e altri quattro eurodeputati del M5s (Fabio Massimo Castaldo, Daniela Aiuto, Eleonora Evi, Dario Tamburrano), hanno presentato un’interrogazione alla Commissione europea sulle irregolarità relative alla realizzazione dell’elettrodotto aereo a 380kV, “Villanova-Gissi” in Abruzzo.
Nell’interrogazione i portavoce del M5s mettono in evidenza che il progetto di Terna Spa autorizzato nel 2013 con un decreto del Ministero dello Sviluppo economico rileva nelle diverse fasi attuative alcune criticità e irregolarità che non rispettano ben quattro Direttive europee (92/43/Cee – 2003/35/Ce – 2012/18/Ue – 2014/52/Ue).
In particolare, Pedicini, che è il coordinatore del M5s nella Commissione parlamentare europea ambiente e sanità, sottolinea che “sono quattro gli aspetti del progetto che mettono a rischio la salvaguardia dell’ambiente e l’incolumità delle popolazioni abruzzesi:
1- L’elettrodotto interessa l’attraversamento di diversi Sic (Sito di interesse comunitario) e Zps (Zone di protezione speciale) con l’installazione di tralicci in 45 aree a rischio idro-geologico;
2- Parte del tracciato é contiguo ad un sito di stoccaggio di metano (“Poggiofiorito-1bis-dirA”) con il rischio di un “effetto domino” in caso di incidente;
3- Presenta difformità sostanziali tra progetto esaminato in sede di Via (Valutazione di impatto ambientale) e progetto esecutivo;
4- Presenta inadempienze rispetto a varie integrazioni al progetto richieste dal Ministero dell’Ambiente italiano”.
“Ora, – conclude Pedicini – nel giro di qualche settimana, sarà la Commissione europea a dover rispondere agli interrogativi posti dal M5s Europa per spiegare che azioni intende intraprendere affinché vengano rispettate le Direttive comunitarie e quali misure intende promuovere per tutelare il territorio ed evitare rischi e danni ai cittadini abruzzesi”.