L’Aquila. In controtendenza, in Italia aumenta la produzione alimentare e delle bevande che fa registrare un aumento dello 0,6 per cento nel 2014 rispetto all’anno precedente. E’ quanto afferma Coldiretti Abruzzo nel commentare i dati Istat sulla produzione industriale nel 2014, con ripercussioni anche sull’export, e anche su quello abruzzese con particolare riferimento al settore vitivinicolo.
“Le spese alimentari rappresentano una componente rilevante delle famiglie in Italia e all’estero, dove si registrano risultati positivi per il Made in Italy. La caduta del tasso di cambio dell’euro nei confronti del dollaro spinge le esportazioni italiane fuori dall’Europa ed è dunque una opportunità – sottolinea la Coldiretti – per sostenere la ripresa economica nell’attuale fase di stagnazione dei consumi interni, per i quali si prevede una crescita dopo molti anni di flessione.
Il settore agroalimentare – precisa la Coldiretti – realizza fuori dall’Ue circa un terzo del valore delle esportazioni. Tra i prodotti della tavola che beneficeranno maggiormente del nuovo tasso di cambio favorevole – conclude la Coldiretti – si segnala il vino Made in Italy le cui esportazioni solo negli Stati Uniti hanno superato 1,1 miliardi di euro nel 2014”.
Buone nuove che riguardano anche l’Abruzzo, – afferma sempre la Coldiretti Abruzzo – dove, in linea con l’aumento della produzione nazionale alimentare, l’export dell’agroalimentare continua a crescere. Basti pensare che l’export regionale nel terzo trimestre del 2014 è passato da un valore di 371 milioni di euro a 374 milioni di euro pari ad un aumento dello 0,8 per cento.
Una ulteriore crescita (nel 2013 l’aumento dell’export era stato del 4,3%) su cui però “pesano” i valori riferibili al vino, che nei primi nove mesi del 2014 fonte Istat, registra valori dell’export pari a 95,2 milioni euro contro gli 86,7 milioni dello stesso periodo del 2013, con una crescita del 9,8%. I Paesi in cui l’Abruzzo è particolarmente apprezzato sono Germania, Francia e Regno Unito ma oltre i confini europei gli Stati Uniti e Canada restano sicuramente la destinazione di maggiore riferimento.
“L’aumento dell’export regionale conferma un trend che la dice lunga sull’indice di gradimento del made in Abruzzo all’estero, ma anche sulla nuova capacità degli imprenditori agricoli di confrontarsi con mercati più ampi e complessi – commenta Alberto Bertinelli, direttore Coldiretti Abruzzo – tra i prodotti più gettonati dall’export c’e’ sicuramente il vino, ma anche l’olio e i prodotti tradizionali, che molti stanno cercando di far conoscere oltre i confini nazionali. Nuovi mercati extraeuropei su cui le imprese stanno lavorando sono il Giappone e la Cina”.