Pescara. Per avere accesso ai fondi della legge regionale 57 del 2012, relativa ad “Interventi regionali per la Vita Indipendente”, occorre fare domanda entro sabato 31 gennaio. Lo ha chiarito, questa mattina, a Pescara, l’assessore alle Politiche sociali, Marinella Sclocco, nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta in Provincia.
“E’ bene sgombrare il campo da dubbi ed incertezze – ha osservato l’assessore – poichè da diversi giorni stava emergendo una girandola di date non corrette. Per venire incontro alle tante richieste dei diversamente abili abruzzesi – ha spiegato – abbiamo finanziato la legge 57 con 400 mila euro, raddoppiando le risorse stanziate nel 2012 mentre nel 2013 non era stato previsto alcun tipo di sostegno.
Ci auguriamo di poter incrementare il finanziamento nel corso di questo 2015 – ha auspicato Marinella Sclocco – poiché, al momento, è possibile finanziare solo una trentina di progetti di vita indipendente che vanno da un minimo di 12 mila euro ad un massimo di 18 mila euro ciascuno. Se, invece, come chiedono i rappresentanti dei disabili abruzzesi, sentiti, questa mattina, dalla Conferenza dei Capigruppo, si arrivasse a stanziare 1 milione di euro, ci potrebbe essere copertura finanziaria per almeno un’ottantina di progetti”.
La legge in questione consente ai diversamente abili di presentare progetto di vita personale favorendo l’autodeterminazione ed il controllo del proprio quotidiano e del proprio futuro attraverso l’assistenza personale autogestita oppure con l’assunzione di uno o più assistenti personali. Gli interessati, persone diversamente abili dai 18 ai 65 anni, non devono fare altro che compilare un modulo di sei pagine, scaricabile dal sito dell’Osservatorio sociale regionale (osr.regione.abruzzo.it), corredato da una copia di un documento di riconoscimento e dalla certificazione di disabilità grave individuata dalle legge 104/92, ed inviarlo al proprio Ambito sociale di riferimento o al Comune di residenza.
“In relazione, invece, alla consegna dell’attestato ISEE, indicatore della situazione economica, – ha spiegato Marinella Sclocco – si avrà tempo fino al 31 marzo. Infatti, a seguito dell’introduzione di nuovi parametri ISEE, i centri di assistenza fiscale (CAF) stanno attivando i software per adeguarsi alle modifiche. Per questo, – ha rimarcato – ciò che conta adesso è inviare la domanda entro il termine del 31 gennaio. Rimangono ancora pochi giorni per farlo ma ritengo siano sufficienti – ha affermato l’assessore – per compilare in maniera corretta una domanda che appare piuttosto semplice da compilare”.
Una volta raccolte le domande e dopo la positiva valutazione delle Unità di valutazione multidisciplinare, gli Ambiti sociali territoriali potranno inviare la relativa richiesta di finanziamento al Dipartimento della Regione competente per le politiche sociali. In conclusione, l’assessore ha confermato l’intenzione, per l’immediato futuro, di cambiare in meglio la legge 57.
“Per il momento, però – ha detto – abbiamo dovuto fare i conti con quella che è in vigore e potevamo solo cercare di limitare al massimo i disagi alle persone disabili ed ai loro famigliari“.
Ferrante (Presidente Carrozzine Determinate Abruzzo: ‘Non condividiamo scelta di non prorogare i termini’
Non condividiamo la scelta politica dell’Assessore regionale alle Politiche Sociali Marinella Sclocco, di non prorogare i termini per consentire a tutte le persone con disabilità d’Abruzzo di presentare progetti per la Vita Indipendente. La scadenza, come stabilisce la Legge regionale n° 57/2012, è fissata per il 31 gennaio di ogni anno.
Sarebbe stato molto importante posticipare tale data, anche in considerazione del fatto che l’anno scorso, anno di entrata in vigore della legge le domande, in deroga, scadevano alla fine di marzo. Molte persone non sanno per esempio, che le domande presentate l’anno scorso, non hanno più nessuna validità e quindi vanno ripresentate. Da una rapida consultazione, abbiamo anche notato che alcuni comuni come Pescara, Montesilvano e Silvi avevano ricevuto soltanto tre richieste a soli 4 giorni dalla scadenza perentoria.
Chiediamo la proroga ed anche una maggiore campagna d’informazione per consentire a tutti i disabili gravi della regione che non sanno e non conoscono questa importante opportunità. Si sarebbero potuti inviare avvisi pubblici alle strutture riabilitative, fisioterapiche sanitarie e ospedaliere e si sarebbe potuto chiedere agli enti d’ambito sociale di darne massima diffusione. Qui rischiamo di vanificare quello che è lo spirito della Legge sulla Vita Indipendente. Ricordiamo che questa Legge è stata sbloccata il 17 settembre 2013, giornata nelle quale la nostra Associazione ha bloccato per protesta l’intero Consiglio Regionale.
Se ci saranno poche domande, verranno erogati i fondi a chi ha presentato domanda in tempo, non a chi effettivamente ha una gravissima disabilità, solo perché non sapeva che poteva presentare un progetto per autodeterminarsi. Si poteva anche mandare una lettera a tutti i Sindaci d’Abruzzo, ma nemmeno questo è stato fatto. Tutto questo non si risolve con una semplice conferenza stampa organizzata tre giorni prima della scadenza.
Qualche burocrate ci ha risposto che la legge non ammette ignoranza, tutto vero, ma forse qualcuno dimentica che questa legge si rivolge alla disabilità gravissima, disabilità che quando entra in una casa devasta tutto e tutti, con tutto quello che ne consegue. Accettiamo con delusione e rammarico questa decisione, ma crediamo che non sia questo l’approccio politico-culturale da avere per la disabilità.