L’Aquila. 1520 dipendenti che operano in 69 sedi facenti capo alla Regione Abruzzo. È la fotografia che ha scattato la Giunta regionale che ha approvato una delibera che ha messo nero su bianco la consistenza delle risorse umane e delle sedi di servizio che fanno capo all’Ente Regione.
La delibera porta la firma del presidente della Giunta regionale Luciano D’Alfonso e del direttore generale Cristina Gerardis e rappresenta di fatto la presa d’atto del governo regionale che ha indicato anche gli indirizzi strategici relativi al personale, dando mandato al Dipartimento Risorse e Organizzazione “di provvedere alla ridistribuzione del personale a tempo indeterminato in favore delle strutture maggiormente in sofferenza, avuto riguardo alla funzione strategica ascritta alle stesse e di verificare la possibilità di riduzione del ricorso ad incarichi di collaborazione e di consulenza svolgendo specifica attività di riqualificazione del personale interno”.
Non solo: la Giunta ha dato incarico ai Dipartimenti della Presidenza e dell’Organizzazione di “provvedere alla definizione della nuova rete organizzativa, attuando la razionalizzazione delle sedi periferiche”. Questo in generale, nel dettaglio la delibera assunta dalla Giunta scatta una fotografia al 31 dicembre 2014 con questi numeri: 1443 dipendenti con contratto a tempo indeterminato, di cui 493 operanti in sede periferica; 41 dipendenti con contratto a tempo determinato tutti operanti nelle sedi principali; 42 contratti di collaborazione coordinata e continuativa e 42 incarichi di consulenza a valere sulle risorse regionali.
La percentuale del personale a tempo indeterminato che opera in sede periferica ammonta al 31,2%, mentre il numero delle sedi periferiche senza il titolare della posizione organizzativa ammonta a 29. Accanto ai numeri specifici del personale, la Giunta ha preso atto anche della ricognizione delle strutture periferiche fatta dalla Direzione generale. Nello specifico, sono 69 le sedi complessive che fanno capo alla Regione Abruzzo.
Undici sono le sedi principali, 56 le sedi periferiche, 2 le sedi di rappresentanza (Roma e Buxelles). Per le sedi principali ogni anno la Giunta regionale spende 850 mila euro per le spese di funzionamento; per le sedi periferiche un milione 884 mila euro relative al funzionamento e 396 mila euro relative ai canoni di locazioni di dette sedi.
In totale, dunque, per ogni esercizio di bilancio lo stanziamento per il funzionamento delle sedi periferiche ammonta a 2 milioni 280 mila euro, escluso naturalmente gli oneri relativi al personale che vi opera. Infine, ammonta a 31 il numero delle sedi in regime di locazione passiva, 11 in regime di comodato gratuito e 27 di proprietà.