Abruzzo, supermercati presi d’assalto: svuotati gli scaffali di pasta, farina e olio

Scaffali vuoti, aumento dei prezzi e approvvigionamenti a rischio.
Le immagini che abbiamo raccolto nei vari supermercati mostrano scene che ricordano quelle del lockdown Covid: i reparti di pasta, farina, olio di semi, latte (ma anche scatolame, fette biscottate e passata di pomodoro) sono stati letteralmente presi d’assalto con il risultato che gli scomparti sono vuoti (e che la paura sta spingendo verso l’acquisto di beni che vengono ritenuti di prima necessità, e che potrebbero scarseggiare).
Alcune catene di market stanno fissando un tetto massimo per l’acquisto di alcuni prodotti (come sta accadendo per la farina, massimo 2 confezioni a persona).
Ad incrementare questi timori il possibile sciopero degli autotrasportatori, previsto per lunedì 14 marzo.
Dopo il picco di inflazione di febbraio (+ 5,7 rispetto al 2021), e i rincari per luce e gas, un altro fattore che rischia di aumentare il costo della vita è la guerra in Ucraina: c’è l’eventualità che il prolungarsi del conflitto comporti il problema del reperimento delle materie prime, in primis la farina.
I sondaggi parlano chiaro, gli italiani hanno paura degli aumenti dei prezzi: le bollette sono schizzate a +91%, le materie prime a +92%, i prodotti alimentari a +88%, la benzina ha superato il record dei 2 euro per litro.
Al termine del vertice Ue di Versailles, il Premier Draghi aveva parlato di “insufficienza di materie prime in agricoltura, e della necessità di riorientare le fonti di approvvigionamento verso altri Paesi come Canada e Argentina” (dove si fa largo uso di Ogm).
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