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Sconfitta a Salò: il Pescara resta in Serie C

Feralpi Salò (4-3-1-2) Liverani; Bergonzi, Pisano, Bacchetti, Corrado; Hergheligiu, Carraro, Balestrero; Siligardi; Miracoli, Guerra. In panchina: Porro, Salines, Legati, Farabegoli, Damonte, Corradi, Castorani, Guidetti, Di Molfetta, Spagnoli, Khadim, Luppi. Allenatore: Stefano Vecchi

Pescara (4-3-3) Iacobucci; Zappella, Illanes, Ingrosso, Nzita; Memushaj, Diambo, Pontisso; D’Ursi, Cernigoi, Rauti. In panchina: Sorrentino, Di Gennaro, Rasi, Ferrari, Cancellotti, Veroli, Frascatore, Delle Monache, Blanuta, Chiarella, Ierardi, Clemenza. Allenatore: Luciano Zauri

Reti: 50’ Guerra, 58’ Siligardi, 73’ Clemenza

Arbitro: Marco Acanfora di Castellammare di Stabia

Obbligato a vincere, il Pescara si gioca il ritorno in casa del Feralpi Salò come l’ennesima prova senza appello: Zauri opta per Iacobucci tra i pali e torna a Cernigoi titolare nell’attacco con D’Ursi e Rauti. Vecchi cambia l’attacco rispetto all’andata, con Siligardi alle spalle di Miracoli e Guerra.

Avvio cauto da entrambe le parti: bisogna aspettare il 14’ per il primo sussulto, quando Miracoli affonda a destra e scarica per l’inserimento di Balestrero che colpisce in corsa e la mette fuori di poco, contrastato da Illanes. Il Pescara inizia con i soliti cedimenti: al 16’ Diambo perde palla sulla sua trequarti e spiana la strada a Siligardi, che spara da 25 metri e scheggia la traversa. Il Pescara, seppur lentamente, cresce e al 40’ a Cernigoi, lanciato da Nzita, riesce la sortita sulla corsia sinistra e si spinge fino al tiro ravvicinato, fermato dal palo. L’intervallo arriva sulla parità.

La ripresa, invece, porta subito il vantaggio della Feralpi: traversone di Miracoli dalla sinistra, al 50’, dopo essere sfuggito a Ilanes, Iacobucci anticipa Balestrero e respinge in scivolata, Guerra raccoglie e la butta dentro a porta vuota. 1-0. Cinque minuti dopo l’occasione del raddoppio, con Miracoli che dal limite sfiora il palo. Zauri inserisce Clemenza e Ferrari per il ribaltone ma il Pescara accusa pesantemente il colpo, non riesce più ad opporsi alle incursioni dei gardesani, Nzita si lascia sfuggire un’altra palla al 58’ e la regala a Siligardi che controlla comodamente in area e gira in porta il 2-0. Delle Monache e Frascatore le mosse della disperazione di Zauri, ma un’ennesima rimonta fino alla vittoria per il Delfino sa di missione impossibile, seppur Clemenza accorci su punizione con un arcobaleno dai 25 metri al 73’ che riscende all’angolino basso. 2-1. Il divario resta comunque troppo grande, la squadra di Vecchi gestisce in gran calma e al 95′ finisce la stagione fallimentare del Pescara.

Ci si aspettava una breve annata di purgatorio, una stagione di dominio e un rapido ritorno in serie B: invece il Pescara resta in C, e la piazza ora non vuole altro che la testa di Sebastiani e la cessione del club, per un reset totale.