“Nel Consiglio Comunale di Alba Adriatica dello scorso 13 novembre è stata prevista la variante al Piano Regolatore Generale per dare il via, definitivo, alla realizzazione del nuovo depuratore. Ora altri, e purtroppo inevitabili, dubbi si realizzano.
Ad iniziare dalla fine dello stesso Consiglio Comunale, ovvero quando la stessa Sindaco ha richiesto la massima trasparenza in merito, già dobbiamo far rilevare che questa trasparenza non vi è!
La trasparenza non vi è a partire dalla scelta del sito, effettuata, per così dire, ad occhi chiusi. Prima di detta individuazione non vi è stata alcuna trasparenza sui criteri e sui modi di scelta di quel sito, a differenza di un altro. I rilievi geognostici e geofisici sono stati effettuati dopo l’aver individuato il sito. I rilievi non si conoscono, come non si conoscono i risultati delle analisi, se queste sono state fatte. I carotaggi effettuati sono stati abbandonati sul sito per oltre un mese e recuperati solo dopo che a detta realtà è stata data pubblicità.
La trasparenza non vi è neanche sulla effettiva dimensione-capacità del nuovo depuratore. Nei mesi passati si è fatta ampia pubblicità che questo “nuovo”, a differenza di quello “vecchio”, avesse una capacità di circa 140 mila utenze. Nel Consiglio Comunale, dove ha parlato l’ing. Nardi della Ruzzo reti, questi ha affermato che il depuratore ha avuto l’approvazione Via perché sotto i 100 mila abitanti, ovvero, ha specificato, che il nuovo depuratore ha una capacità di 93 mila abitanti, contro i circa 90 mila del “vecchio”.
La trasparenza non vi è neanche sulla effettiva conoscibilità, o meno, da parte della soprintendenza degli effettuati carotaggi. Soprintendenza che abbiamo contattato per conoscere se la Ruzzo reti ha operato secondo legge, o ha effettuato detti carotaggi in piena e totale autonomia.
La trasparenza non vi è per il pericolo che si crea essendoci una falda freatica proprio “sotto” il nuovo depuratore. Anzi, a dirla tutta, per altri motivi quando ho comunicato alla Ruzzo reti l’esistenza di detto pozzo, è parso che la Ruzzo reti non ne era a conoscenza. Si ripete: come hanno individuato il sito?
La trasparenza non vi è a partire da quella strada oggi esistente, domani inglobata nel depuratore, che ancora è intestata a dei privati!
La trasparenza non vi è quando la Regione Abruzzo ha assegnato “solo” 5,1 milioni di euro per il depuratore di Tortoreto, ed ha imposto alla Ruzzo reti di predisporre Lotto funzionale o di “coprire” la differenza pari a circa 4,1 milioni di euro.
Anche il Consigliere Colonnelli si è lasciato andare ad una “in-precisazione”, quando ha affermato che solo un proprietario non è d’accordo alla cessione volontaria del terreno per il depuratore. A conoscenza del Sottoscritto, tutti i proprietari sono d’accordo per una cessione volontaria, ma a fronte di un giusto, equo e legale indennizzo. Certo che a fronte di un valore, ipotetico, di 100 (senza le maggiorazioni di legge), si offrono 8, forse qualcosa non torna!
A proposito dell’intervento dell’ing. Nardi, cosa dice il regolamento per lo svolgimento del Consiglio Comunale di Alba Adriatica in merito all’intervento di parti estranee al Consiglio stesso?
A differenza del Consiglio Comunale di Alba Adriatica, che ha votato all’unanimità dei presenti, noi serbiamo ancora seri e legittimi dubbi sull’operato degli Enti e Pubbliche Amministrazioni per la costruzione dei depuratori. Continueremo, però, a controllare, pubblicare ed a richiedere risposte, affinché anche questi soldi pubblici non prendano “altre strade” e il tutto sia svolto nel pieno rispetto della Cittadinanza e della legge.
(Stefano Flajani promotore circolo “Val Vibrata” MSI – Destra Sociale)