Pescara (4-2-3-1): Di Gennaro; Cancellotti, Ingrosso, Illanes, Frascatore; Diambo, Pompetti; De Marchi, Memushaj, Bocic; Ferrari. A disposizione: Sorrentino, Radaelli, Rasi, Zappella, Sanogo, Nzita, D’Ursi, Clemenza, Veroli, Galano, Marilungo, Rauti. Allenatore: Auteri.
Fermana (3-5-2): Ginestra; Corinus, Alegna, Rossoni; Rodio, Urbinati, Mbaye, Graziano, Pannitteri, Bolsius; Nepi. A disposizione: Moschin, Grossi, Cognigni, Bucaco, Frediani, Pistolesi, Lovaglio, Roveglia, Sperotto, Ajradinoski, Marini. Allenatore: Riolfo.
Reti: 41’ Ferrari (rig), 48’ De Marchi, 50’ Nepi (rig)
Arbitro: Federico Longo di Paola
Tornare a vincere è l’imperativo per il Pescara, che torna all’Adriatico contro la Fermana: Auteri ritrova Diambo e cambia modulo, piazzando Ferrari in avanti supportato da De Marchi, Memushaj e Bocic. Riolfo risponde con Bolsius e Nepi.
Sono gli ospiti ad andare subito all’attacco: al 5’, Nepi la spunta in mischia e spara un radente mancino che Di Gennaro neutralizza con un gran intervento in due tempi. Un solo minuto dopo è Pompetti a sbagliare terribilmente il retropassaggio e serve Pannitteri al limite dell’area biancazzurra: Di Gennaro è solo contro l’avversario e deve miracoleggiare di nuovo per sventare. I canarini pressano forte e al 16’ Nepi sciupa l’occasionissima: la difesa di casa non riesce a spazzare su calcio piazzato, la palla arriva all’attaccante marchigiano che, dal limite piccolo, la gira al volo ma la mette al lato. Il Pescara trova la reazione al 18’ ma trova anche la sfortuna: colpo di testa ravvicinato di Ferrari, Ginestra riesce a smanacciare, la palla sbatte sulla traversa, poi riscende sul piede dello stesso portiere che la tocca sul palo e poi la spazza Rossoni, tra le proteste dei biancazzurri che chiedevano la rete. Solo un accenno di reazione, gli abruzzesi sono fuori focus e Diambo sbaglia una palla sanguinosa alla mezzora, lasciando a Pannitteri campo per involarsi: Ingrosso lo deve stendere a un passo dall’area di rigore, ma la punizione che ne consegue costringe Di Gennaro al terzo miracolo per deviare in corner. In una delle poche sortite, il Pescara guadagna un calcio di rigore su punizione di Pompetti: tocco di mano di Corinus sul calcio piazzato, Ferrari si incarica della battuta e spiazza Ginestra. 1-0 che chiude un brutto primo tempo per la squadra di Auteri.
Ripartenza shock. Tre minuti e gol spettacolare di De Marchi: stop elegante in area sul cross di Bocic, sombrero su Corinus e tiro che non lascia scampo a Ginestra. 2-0. La Fermana non dà resa e al 50’ ottiene un calcio di rigore: il tocco di mano stavolta è di Frascatore e dal dischetto è Nepi a spiazzare Di Gennaro. 2-1. La gara si accende, il Pescara capisce che deve alzare la pressione e al 58’ colpisce la traversa con Memushaj dalla lunga distanza. Alzati i ritmi, i biancazzurri giostrano bene al 64’: Ferrari smarca Bocic con il tacco e lo manda alla conclusione dai 12 metri, troppo debole e Ginestra blocca a terra. Auteri cambia modulo e mette dentro Zappella, D’Ursi e Rauti. I gialloblu, però, rimangono più attivi e al 77’ Bolsius cerca la conclusione secca dal limite: la palla esce a fil di palo. Il Delfino potrebbe chiuderla all’80’, quando Ginestra sbaglia il rinvio e serve il contropiede a Ferrari che va sul fondo per crossare, Rauti raccoglie di testa a porta sguarnita ma trova Rossoni sulla linea a fare da portiere di riserva. La chiude in attacco e in bellezza, dopo una gran parte di partita il Pescara, e torna a vincere.
Grande sofferenza contro una squadra di bassa classifica: la vittoria tra le mura amiche restituisce al Delfino un po’ di serenità, ma Auteri dovrà fare un’esame di coscienza approfondito e metter da parte ogni giustificazione di sorta se vorrà rimettere il Pescara sulla strada dei grandi obiettivi.