Miglianico. In attesa di conoscere i dati relativi alla vendemmia 2014, la Cantina Miglianico raggiunge altri due traguardi per due vini di punta che hanno raccolto negli ultimi sei mesi una messe di riconoscimenti e di premi che in pochi si aspettavano in questa proporzione: al “Mundus Vini” di Neustadt, in Germania, il cuore di quella che è la “Strada del Vino” che parte dall’Alto Adige e giunge al centro della Baviera, il pecorino “Pietra Majella” 2013 e il “campione” miglianichese “Fondatore” del 2009 hanno conquistato l’ambita medaglia d’argento, che schiude loro le porte per l’esposizione di Shangai in Cina del 14-16 novembre prossimi, dove comunque l’azienda vinicola miglianichese ha già messo piede da mesi con un contratto di fornitura che ha aperto ai vini nostrani la porta del Sol Levante.
“I premi conquistati dai nostri vini di punta – ha commentato il presidente della Cantina Miglianico, Antonio Marascia, – sono un riconoscimento del nostro buon lavoro ma sono poca cosa di fronte alla passione che ogni giorno tutti i nostri soci mettono nel conferire alla nostra azienda il meglio della produzione vitivinicola del nostro territorio: è a loro che dobbiamo un ringraziamento forte e caloroso”.
“Il nostro vino – ha aggiunto il direttore, Danilo Mattone – si va sempre più posizionando in una fascia medio-alta che permette al nostro marchio di divenire maggiormente riconoscibile e sinonimo di qualità e capacità di mantenere un rapporto invidiabile con il prezzo che proponiamo: i riconoscimenti che continuano a venire di esposizione in esposizione certificano che l’impostazione che abbiamo dato al nostro lavoro è quella giusta”.
“Gli standard di qualità che offriamo – ha confermato l’enologo Carmine De Iure – rappresentano per noi un biglietto da visita essenziale per poter vincere la concorrenza di tanti prodotti a marchio italiano che sono sul mercato: investiamo tanto nella ricerca e nel controllo del vino che in ogni sua fase viene seguito attentamente perché possa restituire nel gusto tutta la cura e l’attenzione che profondiamo nel nostro lavoro”.