Ancora un giorno di respiro. Domani, venerdì 8 gennaio, tutta Italia è in zona gialla “rafforzata”, con divieto di spostamenti tra regioni, poi un weekend in zona arancione (9 e 10 gennaio) e da lunedì 11 gennaio una nuova classificazione in fasce di rischio.
Sempre domani sarà il giorno del report dell’Istituto Superiore di Sanità e del ministero della Salute: la cabina di regia “Benessere Italia” dovrà valutare, sulla base dei dati, l’istituzione delle diverse fasce di colore (gialla, arancione e rossa) nelle regioni d’Italia, a partire dalla prossima settimana.
Il dato più atteso è l’Rt, l’indice di contagio, che l’art. 2 del Dl 1/2021 ha modificato come parametro per l’inserimento delle regioni nelle diverse fasce: finiranno in arancione le regioni con Rt a 1 ma solo se “nel territorio si manifesta un’incidenza dei contagi superiore a 50 casi ogni 100 mila abitanti”, ma ad oggi i dati delle regioni sono superiori. La zona rossa invece sarà prevista con un indice Rt superiore a 1,25 (sempre secondo l’incidenza dei contagi).
Gli ultimi monitoraggi dell’Iss, relativi alla settimana 21-27 dicembre, mostravano un indice superiore a 1 in Veneto, Liguria, Calabria, Basilicata, Lombardia e Puglia. Di poco sotto a 1 erano Marche, Emilia Romagna, Friuli- Venezia Giulia e Sicilia.
Nella settimana dal 28 dicembre al 3 gennaio i contagi sono tornati a salire e tutti i parametri indicano una situazione in peggioramento: “gli effetti del decreto di Natale si vedranno solo dopo la metà di gennaio”, ha chiarito Nino Cartabellotta della Fondazione Gimbe, mentre torna a salire il numero dei positivi, non scendono i ricoveri e nemmeno i decessi.
Le festività hanno favorito la circolazione del virus come si ipotizzava? Quali regioni rischiano di non
riaprire?
A quanto si legge sulle principali testate nove sono le regioni a rischio lockdown dall’11 gennaio, visti i nuovi parametri inseriti con ordinanza ministeriale, e il Dpcm del 15 gennaio dovrebbe confermare le misure restrittive su tutto il territorio nazionale:
- coprifuoco dalle 22 alle 5
- divieto di spostamento tra regioni fino al 31 gennaio
- chiusura di bar e ristornati alle 18, anche in zona gialla.
Le regioni a rischio zona rossa:
– il Veneto (che ha un Rt che lo avvicinano alla zona rossa) e la Lombardia (già con Rt pari a 1 la scorsa settimana).
Le regioni che potrebbero entrare in zona arancione:
– Emilia Romagna, Lazio, insieme a Liguria, Puglia, Basilicata e Marche.
Le regioni con i dati in miglioramento e in probabile zona gialla:
– Toscana, Molise, Friuli Venezia Giulia e Campania.
E l’Abruzzo? L’indice di contagio delle ultime rilevazioni era molto basso ma pesa l’incremento dei ricoveri. Non è scontata quindi la zona gialla.
Non resta che attendere i monitoraggi di domani.