Orto naturale, senza aratro e concimi: la proposta

orto naturalePer preparare un orto naturale occorre un piccolo appezzamento di terra, dell’acqua di raccolta dell’acqua piovana o di un pozzo. Per la raccolta dell’acqua piovana, specie con le piogge abbondanti occorre avere delle vasche grandi dove scaricano i canali delle grondaie.

 

L’orto naturale si coltiva senza l’aratro e senza i concimi chimici, per salvaguardare la fertilità del suolo mantenuta dai microrganismi, inclusi funghi e batteri, che riciclano le sostanze nutritive e nutrono le piante. La maggior parte di questi microrganismi vive nei primi 5 centimetri di terreno, vicino alla superficie. Quando con le lavorazioni con l’aratro, il suolo viene rivoltato, i microrganismi che finiscono più in profondità muoiono; mentre altri sensibili ai raggi ultravioletti, non sopravvivono una volta esposti al sole.

Per impiantare un orto naturale il primo lavoro è fare una vangatura del terreno incolto , poi con una zappa bisogna fare dei “bancali” , ossia dei rialzi di terra larghi circa 120 centimetri, alti circa 30 cm. alternati a dei camminamenti larghi circa 50 cm. Questi “bancali” possono essere di forma lineare oppure curvi ed una volta realizzati vengono utilizzati così anche per gli anni successivi senza necessità di vangare e zappare . Sopra questi bancali si fa un impianto di irrigazione a goccia per tenere sempre umido il terreno. Poi si passa alla pacciamatura, cioè nel ricoprire il “bancale” con uno strato di materiale ( paglia sminuzzata oppure un telo di plastica nero o del cartone) allo scopo di soffocare le erbe infestanti, mantenere il suolo umido e proteggerlo dal dilavamento e dal sole diretto.

Con questo sistema non è praticamente più necessario diserbare, e si può arrivare ad usare il 40% di acqua in meno per irrigare, dato che la pacciamatura riduce drasticamente l’evaporazione di acqua dal suolo. Bisogna poi prendere un oggetto appuntito o un coltello per fare un foro nella pacciamatura fino al terreno per infilarvi la piantina, già bagnata accuratamente. Bisogna evitare di fare la monocoltura ma mettere diverse varietà di piantine da posizionare sopra il bancale di terra, seguendo i consigli sulla consociazione delle varie specie. Per esempio vicino alle piantine di pomodoro non bisogna mettere le piantine di cetriolo, di finocchio, di piselli; vicino ai fagiolini nani non mettere le cipolle, ecc.. La combinazione di carote e cipolle è positiva perché una ha le radici verticali e l’altra orizzontale e si proteggono reciprocamente dai parassiti. L’orto va curato contro i parassiti con metodi naturali , per le piantine che hanno bisogno di un sostegno vanno messe delle canne e per la concimazione si può utilizzare il compostaggio domestico dei vari scarti di cucina. Chiediamo agli enti comunali che hanno delle aree dismesse per concederli a cittadini e associazioni, senza scopo di lucro, per impiantarvi degli orti naturali e dare nuova vita ai terreni. (Michele Ferrante)

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