L’impianto di cui trattasi è sito in Via Piaggio ed è di proprietà dell’Università “G.D’Annunzio”. La sua chiusura, considerata anche la penuria di centri simili in città, è avvenuta senza non poche polemiche e non pochi problemi per le società calcistiche teatine, poiché, a causa della chiusura del “Ciapi”, le squadre di Chieti che erano ospiti della struttura,sarebbero state private da un giorno all’altro dai legittimi proprietari della possibilità di poter usufruire del campo con i relativi servizi annessi, senza aver però attuato nel centro sportivo nessun progetto di riqualificazione.
IL VIDEO COL SOPRALLUOGO EFFETTUATO PRESSO IL CAMPO SPORTIVO DEL “CIAPI” NEL GIUGNO SCORSO: https://www.youtube.com/watch?v=4nmxM0U63tQ
A seguito della nostra segnalazione, nel mese di agosto scorso, c’è stata la sfalciatura delle lussureggianti erbacce del prato della struttura sportiva. A tal proposito, abbiamo pubblicato il 14 agosto un altro servizio in cui pubblicizzavamo la pulizia dalla erbacce del Ciapi e chiedevamo la riapertura della struttura.
Sono passati otto mesi da allora e a seguito del contenzioso sorto fra l’Università “G.D’Annunzio” e il Cus, anche sulla gestione degli impianti sportivi dati in gestione, con il Comune di Chieti come terzo incomodo, siamo andati a vedere in che condizioni si trova a tutt’oggi il campo del Ciapi e abbiamo dovuto purtroppo constatare che la situazione critica è di nuovo sensibilmente peggiorata e le erbacce stanno nuovamente sommergendo la struttura e non si sa ora quale sarà la sorte del campo sportivo scalino.
Pertanto, chiediamo all’Università “G.D’Annunzio” di renderci edotti su quello che intendono fare dell’impianto sportivo del Ciapi che, data la situazione, sarebbe forse meglio vendere o dare in gestione ai privati per permettere di essere meglio valorizzato.
Tratto da www.censorinoteatino.blogspot.it