Parole indiscutibili vero, ma senza scomodare tanti scienziati o tecnici, chiediamo:
1) Forse a Nereto, a differenza di altri Comuni, per realizzare manufatti su suolo pubblico, non bisogna munirsi di regolare permesso di autorizzazione all’ occupazione?
2) Si può bloccare così un marciapiede? Chi controlla?
3) Chi dovrebbe semplicemente applicare le norme esistenti e far rispettare il codice della strada?
4) E’ normale subire un’aggressione così forte, che lede i diritti dei cittadini neretesi, senza porre urgentemente i giusti rimedi?
Ricordiamo anche, che il programma di mandato dall’amministrazione Minora, riportato al protocollo n. 6984 del 17 Luglio 2009, alle voci di seguito riportate, prevede:
1) PROGRAMMAZIONE URBANA, TERRITORIALE E AMBIENTALI…” per il settore dei lavori pubblici particolare attenzione sarà rivolta all’arredo urbano, ai marciapiedi che dovranno essere davvero fruibili a tutti, comprese persone anziane e disabili tutti…”.
2) POLITICHE SOCIO SANITARIE: …”particolare attenzione sarà rivolta ai soggetti portatori di handicap, dando puntuale attuazione alle leggi esistenti in proposito, per l’eliminazione delle barriere architettoniche…”.
Carissimi concittadini, lasciamo perdere….“nuovi regolamenti”, Legge Bassanini, etc., etc., ma concentriamoci invece su norme ESISTENTI!
A tal proposito ricordiamo semplicemente che l’Art.. 20 del nuovo codice della strada, già disciplina con chiarezza l’occupazione del suolo pubblico, ed in particolare ammette l’occupazione [..] dei marciapiedi a condizione che sia garantita una zona adeguata per la circolazione dei pedoni e delle persone con limitata o impedita capacità motoria.[..].
…Scusate…ma sembra proprio che anche questa circostanza non sia garantita nell’ormai deturpato marciapiede di viale Roma.
Ma allora:
1) A quando la rimozione per ristabilire la legalità?
2) E se gli uffici preposti, nella malaugurata ipotesi, dovessero rilasciare pareri favorevoli, chi farà rispettare le norme vigenti e le regole del buon vivere civile?
Associazione Direzione Futuro