Dopo la prima bambola sessuale, ideata da Hitler nel 1941 per i soldati tedeschi, i giocattoli sessuali che tentano di imitare il corpo umano per consentire degli atti sessuali simulati sono diventati sempre più reali. È di questa settimana l’annuncio in America di Roxxxy, la prima donna robot al mondo che può soddisfare i bisogni sessuali degli uomini in cerca di esperienze nuove ed alternative.
Progettata e prodotta negli Usa, Roxxy è alta 1 metro e 70 e pesa 27 chili, può essere personalizzata, ed è già in vendita sui mercati internazionali con diversi colori di capelli e di pelle, che pare essere vellutata quasi quanto quella umana.
“Uno dei mercati a cui puntiamo è la sanità, ma ora tentiamo di entrare nell’industria del sesso – afferma Douglas Hines, padre di Roxxxy – Il robot non soddisferà solo i bisogni primari, ma sarà anche di compagnia. Il divario tra ciò che è umano e ciò che è robotico si ridurrà al minimo, questo è un momento molto emozionante”.
L’azienda che produce Roxxxy è la True Companion ed è arrivata alla progettazione del robot per fare sesso, durante l’ideazione di soluzioni robotiche per fare compagnia agli anziani. L’unione tra il settore sanitario e quello del sesso, ha portato a progettare un robot che non sia solo un giocattolo sessuale, ma che fornisca una certa compagnia all’utente. Tuttavia, Hines è ben consapevole che un robot non potrà mai sostituire il contatto umano vero, ma la distanza si sta riducendo notevolmente.
Roxxxy è altamente personalizzabile per colore di capelli, occhi e molto altro, ma per ora è venduta a un prezzo decisamente alto, che si attesta intorno ai 9mila dollari, 6700 euro circa. Ancora un po’ troppo per mandare in pensione le ultra sessantenni bambole gonfiabili, ma quel giorno è vicino.