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2013 hacker all’attacco

Clickjacking, cross-site scripting, doping: non è lingua aliena. Sono i nomi di altrettanti tentativi di hackeraggio , di pirateria informatica. Uno degli argomenti più gettonati nei messaggi che i tecnici affermati ricevono è l’hacking, come hackerare un sito.

Il polso della situazione? E’ presto detto. Il quadro sufficientemente aggiornato nasce tra il 5 e il 6 a Roma con l’appena concluso “Security Security Summit”. Dai lavori è emerso che provengono piu’ minacce dai social network.

E non basta: quasi 1 italiano su 2 e’ vittima di crimini commessi online. Il rapporto Clusit sulla sicurezza Ict in Italia è racchiuso in un volume di 150 pagine ed ha visto all’opera oltre un centinaio di professionisti con il coinvolgimento di più di 200 aziende. Il testo traccia un profilo neutrale e approfondito della situazione sulla sicurezza Ict nel nostro Paese. Vi trova spazio l’analisi dei fatti più significativi (cyber crime e incidenti informatici) del 2012 e le tendenze per il 2013,ma contiene anche un utilissimo contributo della Polizia Postale e delle Comunicazioni. Non c’è da avere remore, allora!

Ma quali sono gli attacchi più comuni? Bentinteso malintenzionati e pirati hanno a disposizione diverse tecniche di intrusione a parte quella banale e molto frequente dell’accesso diretto al contenuto di un computer lasciato acceso la sera o in pausa pranzo.

Per difendersi è bene conoscere il nemico, sebbene stavolta sia munito di ferrate conoscenze informatiche.

Sono state contate ben otto principali strategie di attacco; per ognuna gli esperti han approntato suggerimenti per difendersene.

La difesa è la miglior offesa, considerando che a fronte dei navigatori danesi che contano il 22% di attacchi, il 44% dei computer del Bel Paese subisce attacchi durante la navigazione .

Ma niente paura: le soluzioni son a portata quasi di tutti.

Molte soluzioni suonano anche banali come quella di munirsi di buon antivirus; tra l’altro vale sempre la regola aurea di “non accettare caramelle dagli sconosciuti”.

Per evitare di incappare nel “clickjacking”, basta evitare siti e link sospetti.

Se nelle pagine di un sito di cui ci fidiamo è stato inserito un malware, niente spaventi siamo incappati in un “cross-site scripting”. Soluzione? Aggiornare il browser. Le nuove versioni hanno uno scudo contro questo tipo di attacchi.

Insomma le soluzioni non sono impraticabili: basta munirsi, il più delle volte, di buon senso e della normale “igiene informatica” per evitare virus e pirati!

 

Mariantonietta Sorrentino