Teramo. Ancora una volta torniamo a parlare del degrado del lungofiume della nostra città. Adesso qualcuno si permette anche di bucare un pilastro della superstrada per fissare meglio un cancello.
Questo accade sul bordo del fiume Tordino, a pochi metri dal ponte a catena, praticamente di fronte alla ditta che distribuisce il gas. Una struttura grezza e malfatta, che va a completare la recinzione di un tratto di lungofiume proprio sotto la superstrada. In questo caso oltre al degrado ambientale c’è la violazione della normativa che, per ragioni di sicurezza, vieta l’occupazione di aree sotto la superstrada.
Chi deve controllare il territorio è assente mentre la politica locale è praticamente “ignorante”, nel senso che ignora il danno che “l’indifferenza” sta facendo all’ambiente. Il lungofiume è diventato oggetto di speculazioni, occupazioni abusive in totale violazioni delle leggi e in moltissimi casi ci sono dei veri atti di danneggiamento ecologico. Teramo Vivi Città, più volte ha segnalato le gravi infrazioni ma l’amministrazione comunale gioca sempre a scaricabarile tra dirigenti, “servitori” di politici che li “invitano” a non crearsi dei nemici perché questo potrebbe significare perdere dei voti.
Marcello Olivieri, presidente Teramo Vivi Città