Una lunga e puntuale missiva che svela le criticità di Roseto e una sfida lanciata al sindaco Di Girolamo per trasformare Roseto a misura
Signor Sindaco,
Sono Maria L., di Roseto degli Abruzzi. Non vivo più a Roseto da anni, ma vi torno spessissimo per passare del tempo con mia madre, che è al 100% rosetana, come tutta la nostra famiglia (i Luciani, i Celommi, i Di Frischia, i Giorgini). Vi sono stata ultimamente per una decina di giorni quest’ultimo agosto e, come al solito, ho dovuto ancora una volta verificare come sia non solo difficile, ma impossibile, per una persona come me, con una disabilità motoria, aver accesso a un parcheggio disabili, o accesso alla spiaggia. E questo mentre il resto dell’Italia si muove velocemente verso una maggiore accessibilità per i diversamente abili. (Veda il caso della Puglia, ampiamente documentato anche su Internet).
Nel corso delle mie ultime visite a Roseto degli Abruzzi non sono riuscita una sola volta a trovare un parcheggio per disabili che non fosse occupato da una vettura senza il contrassegno disabili. Inoltre, ho notato che i segni gialli sulla pavimentazione che dovrebbero demarcare i parcheggi per disabili sono di meno in meno visibili. Non una volta ho visto un vigile, e tantomeno un vigile che facesse la multa a coloro che avevano parcheggiato su un parcheggio disabile senza averne l’autorizzazione. E nonostante la mia auto abbia un contrassegno ben visibile, mi è capitato spesso che altri automobilisti parcheggiassero così vicino alla mia macchina da non potervi entrare e da espormi al rischio di cadute mentre armeggiavo con le stampelle nello spazio angusto – figuriamoci entrarci con una carrozzina.
E non parliamo dell’accesso alla spiaggia. Non sono mai – dico mai! – riuscita a trovare un parcheggio disabili sul lungomare che non fosse occupato da un’auto senza contrassegno. E anche lì, non ho mai visto un vigile che provvedesse a fare delle multe. D’altra parte, perché andare al mare, quando a Roseto non c’è neanche uno stabilimento balneare che permetta l’accesso al mare alle persone diversamente abili? E anche se fosse possibile trovare un parcheggio disabili, come parcheggiarvi se si è in carrozzina, visto che a fianco dei parcheggi per disabili non c’è lo spazio – che peraltro dovrebbe esservi – necessario per accostarvi una carrozzina? Per non parlare poi delle rampe di accesso alla passeggiata del lungomare, che sono così ripide da impedire, di fatto, a una persona in carrozzina di accedervi senza l’aiuto di altri.
Quando non sono in macchina o in carrozzina, cammino aiutandomi con delle stampelle. Purtroppo, le strade e i marciapiedi di Roseto sono in un tale stato di rovina che spesso mi capita di cadere. Mia madre paga le tasse, come la maggior parte dei rosetani onesti. Il mantenimento delle strade e dei marciapiedi dovrebbe essere curato dal Comune utilizzando i proventi delle tasse dei cittadini. Per non parlare del fatto che anche per i villeggianti la visione di marciapiedi con buche o che cadono a pezzi, coperti di pattume e di escrementi di cane non invita certo a tornare in vacanza negli anni a venire.
Come rosetana, come essere umano, come persona disabile, vorrei cortesemente ma con decisione chiederLe di prendere sul serio questa lettera e la mia richiesta di una maggiore accessibilità, di cui non sarei solo io a trarre beneficio, ma tutti i disabili e le persone anziane e le meno anziane di Roseto, nonché i turisti che contribuiscono in maniera sostanziale all’economia della nostra città – della città di cui Lei è Sindaco e Primo Cittadino.
Perché Lei possa verificare di persona di cosa sto parlando, colgo questa occasione per invitarLa a fare un giro di Roseto con me, la prossima volta che verrò a Roseto.
Mi permetto anche di ricordarLe che il Parlamento italiano ha ratificato nel 2009 la Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti delle persone con disabilità, ciò che vuol dire che questa Convenzione è divenuta legge dello Stato italiano – una legge da rispettare. La non discriminazione e l’accessibilità costituiscono dei principi chiave di questa Convenzione.
Sperando che Lei non ignorerà questa mia lettera, e che voglia cogliere l’opportunità di dimostrare che Roseto degli Abruzzi può, sotto la Sua leadership, divenire una città più civile, Le porgo i miei distinti saluti.
Maria L.