L’Aquila. “Mentre gran parte degli abruzzesi sono meritatamente distratti dalle vacanze estive, per l’ennesima volta, centro-destra e centro-sinistra mettono in scena il teatrino dei finti scontri e dell’ostruzionismo finalizzato in gran parte a finanziare, discrezionalmente e nella totale assenza di programmazione e di copertura finanziaria, interventi specifici e particolari”.
Così i consiglieri regionali del Movimento Cinque Stelle Sara Marcozzi e Domenico Pettinari, sui lavori della commissione Bilancio convocata a L’Aquila e sulla seduta del Consiglio Regionale del pomeriggio.
“E’ l’ennesima commissione per finanziare norme in assenza di certezza di una copertura di bilancio – continuano i grillini, i quali ricordano “né la Regione ‘facile e veloce’ del presidente D’Alfonso né il precedente governo di centro-destra abbiano, dal 2011 a oggi, mai provveduto al riaccertamento straordinario dei residui nè all’approvazione dei rendiconti.
Una gravissima condotta, quella di chi si definisce ‘classe dirigente esperta’, che ha fatto precipitare i conti e i cui mancati adempimenti in materia di bilancio hanno fatto dell’Abruzzo una tra le peggiori regioni d’Italia, nella incapacità di determinare l’esatto ammontare del disavanzo d’esercizio ad oggi quantificabile sulla base del rendiconto 2012 in oltre 750 milioni – spiegano -.
Nonostante i continui richiami della Corte dei Conti, che più volte ha richiamato il Consiglio Regionale rispetto alla copertura finanziaria dei provvedimenti, sia il centro-destra che il centro-sinistra continuano con questo scellerato modus-operandi”.
“E’ inaccettabile e surreale essere oggi chiamati di nuovo all’approvazione di leggi che impegnano capitoli di bilancio nella grave incertezza e della reale capacità di spesa della regione – spiegano ancora i consiglieri del M5S che concludono sottolineando che “evidentemente centro-destra e centro-sinistra, che hanno ridotto la nostra Regione nelle condizioni disastrate in cui versa oggi, nulla hanno imparato dall’esperienza e continuano a perpetrare atti e condotte lesivi dell’interesse collettivo e in spregio della buona e corretta amministrazione”.