Pescara. “La montagna che partorisce un topolino. Seppur rimane vero il dato delle 743 persone occupate nel primo trimestre 2017 grazie al Bando Garanzia Over è altrettanto certo come nello stesso periodo l’Abruzzo ha registrato 18.000 occupati in meno e su questo dato che bisogna lavorare, riflettere e costruire i prossimi interventi finanziari. Quindi brindare al successo come annunciato dall’assessore regionale Andrea Gerosolimo mi sembra un po’ troppo eccessivo”.
Questo il commento del Presidente della Commissione Vigilanza Mauro Febbo all’indomani dei dati pubblicati sull’esito del Bando Garanzia Over.
“In valore percentuale – sottolinea Febbo – il decremento è stato del 3,7% di gran lunga superiore al dato nazionale che ha segnato una diminuzione dello 0,4%. In particolare, nel primo trimestre 2017, si registra un incremento di 1.000 disoccupati (+1,4% in controtendenza con il decremento dello 0,7% nazionale).
I 464 mila occupati nel periodo considerato contro i 482mila del quarto trimestre 2016 è il peggiore dato trimestrale degli ultimi dieci anni, e, come già denunciato, considero allarmante la flessione del 3,7% che pone l’Abruzzo al terzultimo posto della graduatoria nazionale.
Senza tener conto dei dati delle Camere di Commercio in cui vengono evidenziate chiusure di oltre 4.500 piccole e medie imprese artigianali, commerciali e di servizio.
Questi sono dati e numeri certi e dettagliati contenuti all’interno dell’analisi congiunturale del mercato del lavoro in Abruzzo elaborata dal professor Aldo Ronci, stimato economista tra l’altro conterraneo proprio dell’assessore Gerosolimo.
Quindi, invito l’assessore a non seguire le orme del suo Presidente, ad essere meno trionfalista e più realista visto che viviamo una realtà occupazionale terribilmente preoccupante e sempre più critica. Da tempo denuncio il ritardo strutturale che questo Governo Regionale porta nel pubblicare i bandi dei fondi europei a tutti i livelli.
In questo specifico caso i risultati dei Bandi Garanzia giovani e Over sono poca cosa rispetto alle risorse e alle potenzialità del Por FSE che possono dare un segnale significativo per l’economia e l’occupazione”.
“Invito a rileggere il Piano Operativo FSE 2016-2018 approvato con DGR numero 528 del 16 agosto 2016 – conclude Febbo – nel quale vengono indicate obiettivi e date di tutti i bandi che dovevano uscire a cavallo tra il 2016 e 2018. Ci avviamo nel secondo ed ultimo semestre del 2017 e i bandi ancora non vengono alla luce e pubblicati.
Innovazione, inclusione, occupazione e formazione sono temi che qattendono risposte e pertanto attendiamo risposte concrete da Gerosolimo altrimenti dovremmo dedurre che anche lui si è fatto prendere dalla voglia di solo annunciare e comunicar come il suo Presidente D’Alfonso”.
“Sembra che la politica regionale viva su un altro pianeta. Rispetto al terzo trimestre dell’anno scorso la nostra regione ha perso 18.000 (diciottomila!) occupati, ma sembra che l’Assessore alle politiche del lavoro non se ne sia accorto. La flessione peggiore degli ultimi 10 anni con oltre 6.000 unità perse fra i lavoratori-dipendenti e ben 12.000 perse fra gli autonomi”.
E’ quanto dichiara il Consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Sara Marcozzi.
“Abbiamo da sempre contestato l’impostazione strategica che questo governo regionale ha dato ai fondi europei, sia in termini di dotazioni che nella scelta dei programmi e i risultati, a distanza di tre anni, sono sotto gli occhi di tutti – aggiunge Sara Marcozzi – festeggiare 700 occupati in più, peraltro con un programma che non prevede stabilità delle posizione lavorative, significa non aver capito la gravità della situazione in cui sta sprofondando l’Abruzzo.
Nonostante i 2,3 miliardi di fondi europei che dal 2014, con estremo ritardo, cominciano a vedersi, i risultati di questo governo regionale sono terribilmente scarsi.
Siamo ben lontani dai livelli di occupazione promessi nel 2014 dal candidato presidente Luciano D’Alfonso: +100.000 nuovi posti di lavoro e +40.000 nuove imprese”.
“Spero che questa maggioranza – prosegue Marcozzi – intraprenda una seria riflessione sulla situazione dell’economia nella nostra regione coinvolgendo le aziende, le rappresentanze sindacali e le associazioni di categoria delle PMI, mettendo sul piatto della bilancia quelle che sono le soluzioni che da mesi il M5S promuove.
Riprogrammazione dei fondi strutturali verso politiche attive del lavoro, un patto fra imprese e lavoratori per lo sviluppo di contratti di solidarietà espansivi, finanziamento del credito, diminuzione del cuneo fiscale”.
“Tutte soluzioni che anche chi oggi è al governo aveva promesso in campagna elettorale ma che non è stato in grado di mantenere – conclude Marcozzi – il miliardo e mezzo del masterplan e la scelta di finanziare grandi (inutili) opere sta evidenziando le criticità che avevamo sempre denunciato”.