L’Aquila. “Finalmente rendiamo più solida l’opportunità delle imprese di accedere al credito e quindi esprimiamo piena soddisfazione per l’approvazione definitiva del Progetto di Legge numero 396 d’iniziativa consiliare con il quale si indirizzano fondi, paria al 60% delle risorse, per favorire e sostenere l’accesso al credito delle imprese artigiane e delle PMI abruzzesi anche tramite gli strumenti di Artigiancassa (L.949/52 e Fondo di Garanzia ex L.1068) e l’assegnazione ai Confidi dei fondi del finanziamento comunitario POR-FESR 2007-2013 Attività I.2.4, con vincolo di incremento del fondo rischi per la concessione di garanzia”.
Questo è il commento dei Consiglieri regionali di Forza Italia, Mauro Febbo e Lorenzo Sospiri a margine dei lavori del Consiglio Regionale riunitosi oggi a L’Aquila.
“Un progetto di Legge dove esponenti della maggioranza, nello specifico Mariani, Berardinetti e Di Pangrazio cofirmatari della proposta legislativa, hanno accolto e approvati anche i nostri emendamenti al fin di dare una risposta concreta alla crisi delle piccole imprese abruzzesi.
Infatti, al fine di contenere la sofferenza delle imprese, da oggi è possibile potenziare quegli strumenti, come i Confidi, che possono permettere al mondo delle piccole imprese, che poi sono l’ossatura dell’economia abruzzese, di presentarsi al cospetto degli Istituti di Credito con un bagaglio di garanzie solido.
Oggi – continuano Febbo e Sospiri – con questa legge riusciamo finalmente a dare una risposta concreta e certa frenando la fuga o la chiusura delle imprese. In questi anni vediamo come l’ Abruzzo continua a soffrire fortemente a causa di una persistente crisi strutturale complessa e perdurante determinando effetti devastanti sul tessuto sociale ed economico regionale.
Pertanto – concludono i consiglieri di Forza Italia – è indispensabile che questo governo regionale continui a lavorare per risolvere le problematiche inerenti la crisi che investe la Regione Abruzzo mettendo in atto politiche incisive e risorse concrete da indirizzare al tessuto imprenditoriale”.