Sarà possibile esprimere osservazioni sui corposi elaborati, composti da centinaia di pagine, entro il prossimo 20 agosto.
“Stiamo iniziando lo studio della documentazione – spiega il Forum abruzzese per i Movimenti per l’Acqua – ma dobbiamo fin da ora evidenziare che e’ prevista l’immersione di ben 342.694 mc di sedimenti, poco meno della metà del totale, nel mare di fronte a Pescara e Montesilvano. Ricordiamo che l’immersione in mare deve essere considerata, sulla base delle normative internazionali, come l’opzione estrema in quanto l’Adriatico non può essere considerato alla stregua di un sito di discarica visto che è già fortemente sotto pressione. Il materiale di dragaggio deve essere riutilizzato nel migliore dei modi e ci pare che in questo senso il progetto sia carente date le quantità che verrebbero immerse in mare. Ricordiamo che, a parte lo sconvolgimento del substrato generato dalla sedimentazione in poco tempo di grandi quantità di materiali, la torbidità generata da queste operazioni può viaggiare nell’acqua per decine di chilometri. Ovviamente sarà nostra cura fornire ulteriori indicazioni nelle prossime settimane ma riteniamo utile segnalare alle comunità interessate questo progetto data l’entità degli interventi previsti”.
Il Forum H20 ha aggiunto che con la nuova folle normativa V.I.A. varata dal Governo Gentiloni, per i prossimi progetti una tale immagine potrà anche non essere accessibile al pubblico e ai decisori visto che dovrà essere depositato esclusivamente lo Studio Preliminare Ambientale. Proprio in questo caso, lo Studio depositato dal Comune non contiene immagini delle aree di immersione. Fortunatamente, dovendo pubblicare anche gli elaborati del progetto preliminare, abbiamo potuto reperire questa informazione basilare. Tutto ciò fa comprendere le difficoltà che avrà il pubblico nell’esaminare gli interventi per le osservazioni e il comitato VIA per valutarne gli impatti”.
E sui possibili pericoli di tale progetto il Forum precisa che il sedimento, che andrebbe immerso nel mare antistante Pescara e Montesilvano, dei sedimenti dragati nel Porto di Ortona, è nella categoria A2 del Manuale APAT sui materiali da dragaggio con contenuto di materiale pelitico >30% Si tratta quindi di materiali con alta componente di limi fini e scarsa sabbia.