Pescara. “Dopo quello del 22 maggio scorso arriva il secondo rinvio dall’uscita dallo stato di liquidazione dei Centri di ricerca regionali e il conseguente rinvio anche del primo atto per la costituzione del Centro unico lasciando nella disperazione i dipendenti, ormai stremati dalle promesse e dalle non risposte di questo assurdo Esecutivo regionale”.
E’ quanto dichiara il Consigliere regionale Mauro Febbo che aggiunge:
“La misura ormai è colma e per questo motivo presenterò in Consiglio regionale una mozione di sfiducia nei confronti dell’assessore regionale Dino Pepe per manifestata incapacità di affrontare e risolvere il problema dei Centri di Ricerca, per il ritardo ormai ingiustificato ed insostenibile del PSR nonché per il malessere e lo stato di caos che si vive all’interno della Direzione Agricoltura”.
“La goccia che ha fatto travasare il bicchiere è stato proprio il secondo rinvio dall’uscita dallo stato di liquidazione dei Centri di ricerca regionali e il primo atto propedeutico per la costituzione del Centro unico, atteso ormai da tre anni.
Mi riferisco – precisa Febbo – all’attesa e sperata assemblea dei soci del Crab di Avezzano, che avrebbe dovuto tenersi nella mattinata di lunedì 3 luglio scorso, invece è stata procrastinata a data da destinarsi. Un ennesimo atto grave visto che i soci (Provincia de L’Aquila, Comune di Avezzano e Aziende) avevano già espresso parere favorevole e confermato appuntamento per atto notarile (verbale assemblea straordinaria).
Questo è il secondo rinvio nell’arco poco più di un mese, dopo quello del 22 maggio scorso dove era intervenuto il parere contrario dei Revisori dei Conti. Invece è stata anticipata al liquidatore un parere negativo di Antonio Di Paolo, Direttore della Direzione Politiche Agricole, che vieta categoricamente questa uscita dalla fase di liquidazione e quindi l’atto è stato rinviato”.
“Una situazione paradossale – continua Febbo – che ormai denota solo di quanto sia incapace questa Regione di governare e decidere. Ricordo che il 20 giugno scorso sono intervenuto ad uno specifico incontro, tenutosi a L’Aquila sulle problematiche inerenti i Centri di Ricerca, alla presenza del Presidente D’Alfonso, dell’assessore Dino Pepe, il Presidente del Consiglio Di Pangrazio, del Presidente della Commissione Agricoltura Berardinetti ed il Consigliere Olivieri, dove il liquidatore Andrea Cleofe ha illustrato le tappe da seguire per far uscire il Crab dalla sua fase di liquidazione e quindi assorbire in esso la struttura del Cotir di Vasto.
Nella stessa riunione si è discusso anche del futuro dei lavoratori dove circa 20 unità del Cotir venivano appunto incorporati nella struttura del Crab mentre i circa 6 restanti lavoratori il presidente D’Alfonso “studiava” e assicurava personalmente dove e come ricollocarli”.
Ovviamente a tutto questo – rimarca Febbo – sul tavolo della discussione, è stato affrontato anche la necessità di avere una certezza finanziaria di circa 2/3 milioni di euro per accompagnare sia il Crab sia il Cotir fuori dalla situazione di crisi in cui versano e utili al rilancio delle attività ormai ferme da mesi. Ricordo come al Cotir non riescano neanche a pagare la corrente elettrica e i dipendenti ormai sono quasi tre anni che non percepiscono il proprio stipendio, mentre al Crab aspettano 12 mensilità.
Adesso dopo ch’è saltata per la seconda volta anche l’assemblea del 3 luglio, peraltro a data a destinarsi, dove i soci erano tutti favorevoli sono venuti a mancare di nuovo tutti i presupposti e la strada che si era tracciata e delineata. Siamo al punto di partenza dopo anni di discussioni, illusioni e false promesse fatte sempre da questo Governo Regionale.
Sono tre anni che assistiamo solo ad una manifestata inettitudine e insufficienza da parte della Regione che continua a rinviare ripetutamente la soluzione del dissesto umano ed economico che attraversano il Crab, Cotir e Crivea”.
“Per questi motivi – conclude Febbo – mi attiverò unitamente al gruppo di Forza Italia per presentare in Consiglio regionale una mozione di sfiducia nei confronti dell’Assessore regionale all’Agricoltura visto le azioni negative ed inconcludenti messi in campo senza avere in tutto questo tempo una sola risposta utile e plausibile.
Quindi credo che sia indispensabile sostituire al più presto l’assessore alle politiche agricole visto i tanti danni che oggi vive l’intero comparto agricolo”.