Pescara. ‘Leggiamo esterrefatti le parole del capo della Protezione Civile Curcio che ha stigmatizzato il fatto che la Regione Abruzzo insieme ad altre 5 regioni è attualmente priva di un proprio supporto aereo per lo spegnimento degli incendi in caso di emergenza.
Si tratta dell’ennesimo campanello d’allarme, dopo quelli relativi allo stato dell’ambiente e della sicurezza delle scuole e degli ospedali.
In una tale situazione riteniamo deprimente che la Regione rivendichi l’apertura delle buste per la fondovalle Sangro, 5,5 km di superstrada al modico costo di 36 milioni di euro al km (190 in totale per 5,5 km) quando per opere del genere, in base ai costi standard ufficiali, bastano 6 milioni al km (massimo 10 nei casi più complessi).
Questa infrastruttura costa uno sproposito perchè hanno scelto di spostare il tracciato in aree ufficialmente a massimo rischio frana (addirittura con frane attive!) invece di migliorare il tracciato attuale spendendo molto meno.
Riteniamo che invece dei peana questa storia meriti un adeguato approfondimento e vada raccontata nei dettagli in considerazione della quantità di soldi che vengono spesi sottraendoli a ben altre emergenze.
Abbiamo tutti i documenti che dimostrano l’incredibile e ingiustificata esplosione dei costi.
Crediamo che la comunità abruzzese, alla luce delle vere priorità che vanno dalle bonifiche alla messa in sicurezza di scuole ed ospedali, abbia il diritto di sapere perchè ci troviamo in questa condizione rispetto alla prevenzione e gestione dei rischi.
Qui si tratta della salvaguardia della vita delle persone e della tutela del territorio che devono essere in cima ai pensieri di qualsiasi Governo.
Oltre a dare risposte immediate rispetto a quanto sollevato da Curcio riteniamo indifferibile riformulare profondamente il Masterplan, riducendo o azzerando i finanziamenti per le opere inutili o troppo costose per dare la priorità alla sicurezza del territorio e degli edifici pubblici e all’acquisto e diffusione della strumentazione necessaria per fronteggiare le emergenze’.
Lo dichiara in una nota il Forum Abruzzese dei Movimenti per l’Acqua.