Abruzzo%2C+Corte+Costituzionale+boccia+la+legge+regionale+sui+disabili
abruzzocityrumorsit
/apertura/358548-abruzzo-corte-costituzionale-boccia-la-legge-regionale-sui-disabili.html/amp/

Abruzzo, Corte Costituzionale boccia la legge regionale sui disabili

L’Aquila. “La Corte stabilisce il principio a cui si sono sempre ispirate le nostre battaglie, a tutela di chi soffre e si trova in condizioni di minorità”.

Così si è espresso Gianluca Ranieri, Consigliere Regionale del Movimento 5 Stelle, in merito a quanto sentenziato dai giudici costituzionali in relazione alla legge regionale 78/1978, precisando che “la corte costituzionale boccia la Regione Abruzzo sul trasporto disabili. La motivazione? La tutela dei servizi sociali, disciplinata dall’articolo 38 della costituzione, non può essere subordinata e quindi limitata dalle disponibilità finanziarie. La Corte ribadisce, quindi, un principio fondamentale che ha sempre ispirato le nostre battaglie a tutela di chi soffre e di chi si trova in condizioni di minorità”.

“Allo stesso modo – prosegue Ranieri – oggi la Regione cerca di comprimere il diritto all’assistenza delle persone con disabilità, subordinando la compartecipazione alla spesa sociosanitaria, alla disponibilità di risorse. Se è vero, infatti, che una compartecipazione modulata sulle capacità contributive del disabile o della sua famiglia, potrebbe introdurre un principio di equità necessario, è inaccettabile che tale modulazione venga strutturata solo dopo aver stabilito le risorse da impiegare e in modo tale da rendere sufficienti quelle risorse, subordinando il diritto alle necessità finanziarie”.

“E’ evidente quindi che dal ’78 ad oggi poco è cambiato e che le scelte della politica continuano a non essere orientate alla tutela ed alla salvaguardia in primis dei diritti, perlomeno di quelli sanciti dalla costituzione. Ci auguriamo che quanto sentenziato dalla Corte Costituzionale possa essere almeno lo spunto per una seria riflessione e per un cambio di rotta che il Movimento 5 Stelle non ha mai smesso di chiedere e per il quale non smetterà mai di lottare”, conclude Ranieri