Pescara. ‘Noi studenti abruzzesi, da Pescara a L’Aquila, passando per Sulmona e Lanciano, chiediamo una legge che garantisca: un trasporto gratuito e di qualità per gli studenti, in quanto essi sono inscindibili dall’istruzione gratuita; gratuità dei libri di testo e borse di studio per i ragazzi delle fasce meno abbienti, per colmare il divario con i ragazzi che hanno la fortuna di provenire da famiglie a fasce di reddito più alte.
Inoltre la legge deve realizzare a pieno il welfare studentesco attraverso una “carta dello studente” ed un reddito di formazione; garantire una normativa per gli studenti in alternanza scuola-lavoro e tutelare e inserire i ragazzi di diversa nazionalità, favorendone l’integrazione, e gli studenti disabili.
Ieri ( martedì 6 dicembre) una rappresentanza degli studenti è stata ricevuta dall’Assessore all’Istruzione Marinella Sclocco. Dopo le tante assemblee, dopo il sit-in sotto al palazzo in Piazza Unione a Pescara del 7 ottobre ed il corteo a L’Aquila, dopo il grandissimo corteo del 17 novembre a Pescara con 4 mila studenti, e dopo l’attivazione di oltre 10 scuole settimana scorsa: nell’incontro di ieri la Regione ha mostrato la sua disponibilità ad aprire un tavolo di lavoro con gli studenti per aggiornare la legge ferma al 1978.
Il primo incontro si svolgerà il 19 Gennaio 2017, in questi tempi ovviamente resteremo attenti e continuamente pronti a mobilitarci. – affermano Mattia Crisante, Saverio Gileno e Giacomo Melilla del Collettivo Studentesco Pescara. – Arriveremo a questo incontro con una ufficiale bozza di legge da discutere per bene con l’Assessore Sclocco ed i Dirigenti della Regione.
Per quanto concerne i finanziamenti al diritto allo studio è stato affermato che per questo anno non é possibile trovare fondi; su questo continuiamo a richiedere un reale impegno alla Regione ed un supporto anche alle forze di opposizione per trovare fondi.
Inoltre chiediamo con forza alla Regione che già da Gennaio si lavori per il bilancio 2018, per una legge sul diritto allo studio che non sia carta morta, ma affinché possa garantire una istruzione sempre più gratuita e di qualità’.