La Regione si è sempre detta al servizio della pluralità di informazione e per questo esistevano i bandi di accesso alle agenzie di stampa. Per consentire, appunto, anche alle piccole testate, non sempre “coperte” dal punto di vista economico, di accedere all’oneroso sistema informativo delle agenzie. Fino all’8 giugno scorso, quando sul Bura n.37 è stato pubblicato il nuovo bando.
Qui la sorpresa: “Dal novero degli utenti professionali sono esclusi i giornali quotidiani distribuiti a pagamento attraverso la rete delle edicole e le agenzie di stampa quotidiane, i giornali online e le testate web, nonché le emittenti radiotelevisive a diffusione nazionale”.
Non servono giri di parole per spiegare questo concetto: le testate online non possono accedere al bando. Sono ESCLUSE.
Ma allora, esiste forse una informazione di “serie B”? Noi non lo crediamo, anzi, siamo fortemente convinti del contrario. L’informazione è una: quella sana, quella obiettiva, quella sancita dalla Costituzione Italiana, quella che i lettori cercano. Ma se, a quanto pare, la Regione Abruzzo la pensa diversamente, allora noi utilizzeremo i nostri mezzi, quelli legati alla Rete, per dimostrare il contrario.
Di seguito, il testo con cui esortiamo i nostri colleghi delle testate on line locali regionali ad aderire alla nostra forma di protesta.
“Gentilissimi Colleghi,
come avrete già avuto modo di apprendere la Giunta regionale abruzzese ha deciso con deliberazione n° 335 del 23 maggio 2011 (pubblicata sul BURA anno XLII, N° 37 del 8 giugno) di escludere “i giornali on line e le testate web […] le testate giornalistiche diffuse a mezzo internet, per via telematica e i giornali elettronici”[punti 6 e 7 dell’Allegato A della delibera indicata], insomma tutto l’universo del giornalismo on line, dal nuovo bando rivolto agli organi di informazione per poter usufruire della ricezione gratuita delle agenzie di stampa.
La scelta della Regione, anacronistica e involutiva, è ai nostri occhi del tutto immotivata e arreca un gravissimo danno all’informazione e, chiaramente, alla libertà di stampa nel suo complesso.
Riteniamo necessaria una forma di protesta esemplare per contrastare questa clamorosa ingiustizia volta a disconoscere e danneggiare il nostro durissimo lavoro quotidiano e a ridurre al lumicino la libertà di espressione delle testate indipendenti, declassando l’informazione on line.
Alla vigilia della dismissione della carta stampata da parte del New York Times e in un contesto di grande evoluzione dell’informazione on line, che ha portato le maggiori testate della carta stampata mondiale a puntare anche sul web, riteniamo la misura disposta dalla Regione un passo indietro incomprensibile e per questo proponiamo a tutti voi di dare voce immediata alla nostra protesta con uno sciopero ai danni della stessa Regione. Un’iniziativa che potrebbe concretizzarsi nell’astensione dalla pubblicazione di tutte le notizie relative all’ente e ai suoi rappresentanti ,che fino ad oggi hanno incondizionatamente usufruito della nostra visibilità come vetrina per la loro immagine, e nella pubblicazione sulle nostre rispettive testate di una nota rivolta ai lettori per spiegare le motivazioni della protesta.
Solo una reazione forte da parte nostra potrà far comprendere che le testate on line, anche se evidentemente considerate di “serie B” dalla Regione Abruzzo, rivestono un ruolo centrale nell’informazione pubblica“.
Per chi volesse supportare la campagna di protesta può inserire il seg. cosice sul proprio sito:
<a href=”https://abruzzo.cityrumors.it/generale/editoriali/bando-agenzie-di-stampa-regione-abruzzo-33960.html” >
<img style=”position:fixed; margin:0; padding:0; right:0; top:0;” src=”https://abruzzo.cityrumors.it/testata-serie-b.png” alt=”Testata Giornalistica di serie B” /></a>