Cirsu: la discarica Grasciano 2 deve essere pubblica

discarica_grascianoNotaresco. Grasciano 2 deve tornare in mano al pubblico. A chiederlo è stato il CdA del Cirsu con una lettera inviata qualche giorno fa agli uffici della Regione. Pur non essendo la prima di tali richieste arrivate nel corso del lungo braccio di ferro che da mesi vede da una parte il consorzio pubblico e dall’altra la sua partecipata Sogesa, la missiva dei giorni scorsi è comunque la più articolata nel motivare le ragioni di Cirsu.

 

Il documento di cinque pagine inviato alla Regione potrebbe sollevare una serie di intricate questioni che in ultimo rischierebbero di portare anche alla sospensione dell’autorizzazione per la nuova discarica. Tra le motivazioni alla base della richiesta di voltura, si legge, c’è la “non legittimazione” dell’ex presidente del consorzio a compiere atti di straordinaria amministrazione quali l’autorizzazione affinché la richiesta per l’AIA fosse fatta da Sogesa. Inoltre nel documento viene messo in luce come l’atto di gara con cui Cirsu scelse Sogesa come partner privato non prevedesse l’ipotesi di affidamento della discarica ma solo i servizi di raccolta e smaltimento.

Insomma, gli atti depositati alla Regione riguardanti l’affidamento di Grasciano 2 potrebbero essere illegittimi, con tutto quello che ne potrebbe conseguire. Una di queste possibili conseguenze potrebbe essere la sospensione dell’autorizzazione per la nuova discarica da parte degli uffici della Regione in attesa di chiarimenti.

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