Sottoposta ad obbligo di firma nell’ambito delle indagini sull’assalto ad un cantiere della Tav, la foto dell’ anziana attivista che esce sorridente dalla caserma dei Carabinieri spopola su internet.
Ha 71 anni la signora Marisa, i capelli candidi e un bel volto sorridente mentre aiutandosi con un bastone esce dalla caserma dei Carabinieri di Chiomonte dove deve recarsi tutti giorni a firmare. La misura restrittiva le è stata imposta per l’assalto al cantiere della Tav di Chiomonte, avvenuto il 28 giugno dell’anno scorso; mentre usciva dalla caserma la signora è stata fotografata e in pochi minuti la foto, postata su facebook, ha ricevuto centinaia di condivisioni e di commenti.
La signora Meyer fu identificata tra i passeggeri di un furgone che, secondo l’accusa, fu utilizzato come supporto logistico durante l’attacco dei No Tav al cantiere, inoltre il suo nome compare in nove segnalazioni per reati commessi in relazione alle proteste in Val di Susa. Il legale della signora, l’avvocato Danilo Ghia, replica che la sua cliente si trovava a bordo solo perchè al termine della manifestazione autorizzata avrebbe chiesto un passaggio, inoltre le numerose segnalazioni sarebbero dovute al fatto che “ la mia assistita è uno dei volti più conosciuti perchè partecipa, da sempre, a tutte le manifestazioni e intende continuare a farlo – specifica l’avvocato Ghia – inoltre ritengo inopportuna una misura comminata su elementi insussistenti posto che Marisa Meyer ha evidenti difficoltà di deambulazione”.
L’interrogatorio di garanzia, durante il quale la signora Marisa avrà la possibilità di spiegare al giudice la sua posizione, avrà luogo il 28 giugno, nel frattempo in suo onore è stata organizzata una fiaccolata di solidarietà alla quale hanno preso parte decine di persone.