Lo scandalo dieselgate sembra non avere fine, mentre VW richiama le Golf, un rapporto tedesco segnala emissioni fuori norma anche per Mercedes, Alfa Romeo, Opel, Ford, Jaguar ed altri ancora.
È notizia di pochi giorni fa la partenza, anche in Europa, della campagna di richiamo del gruppo VW per il suo motore 4 cilindri 2.0 TDI, coinvolto come molti sapranno nello scandalo delle emissioni inquinanti taroccate. Il richiamo inizierà dalle circa 15.000 VW Golf spinte dal propulsore incriminato, i cui proprietari verranno invitati, tramite apposite comunicazioni, a portare la propria vettura presso un’officina autorizzata dove, ovviamente in maniera del tutto gratuita, verrà eseguito l’aggiornamento del software della centralina motore; inoltre VW ha precisato che a tutti i clienti coinvolti,verranno proposte delle adeguate soluzioni di mobilità sostitutiva a titolo gratuito.
Nelle prossime settimane, il richiamo verrà esteso anche agli altri modelli coinvolti nel problema secondo un calendario e un piano d’azione concordato con l’ Autorità Federale dei Trasporti Tedesca ( KBA), la quale tramite un comunicato ufficiale, ha inoltre confermato che l’aggiornamento del software di gestione del motore riporterà il livello di emissioni all’interno dei limiti di legge senza modificare in alcun modo prestazioni, rumorosità e consumi delle vetture coinvolte.
Tutto bene quel che finisce bene dunque ? Non proprio, non si può infatti non notare come per i clienti americani sia stata prevista una compensazione in denaro, il cui ammontare pare si aggiri intorno ai 5.000 dollari, mentre a quanto pare allo stato attuale ai clienti europei del marchio tedesco non spetterà nulla.
Come se non bastasse, lo scandalo si sta allargando ben oltre i confini del marchio di Wolfsburg, infatti il Ministero dei trasporti tedesco ha da poco pubblicato un dossier dal quale risulta che VW non è la sola ad avere problemi con il rispetto della normativa antinquinamento. Dal documento tedesco risulterebbe che il problema delle emissioni fuori norma riguarderebbe anche :
- Alfa Romeo Giulietta 2.0 JTDM euro 5
- Audi A6 3.0 TDI euro 5
- Chevrolet Cruze 2.0 VCDi euro 5
- Dacia Sandero 1.5 dCi euro 6
- Ford C-Max 1.5/2.0 TDCi euro 6
- Hyundai i20 1.1 CRDi euro 6
- Hyundai ix35 2.0 CRDi euro 6
- Jaguar XE 2.0 D euro 6
- Jeep Cherokee 2.0 MultiJet euro 5
- Mercedes Benz V 250 Bluetec euro 6
- Nissan Navara 2.5 dCi euro 5
- Opel Insignia 2.0 CDTI euro 6
- Opel Zafira 1.6 CDTI euro 6
- Porsche Macan 3.0 V6 diesel euro 6
- Ranault Kadjar 1.5/1.6 dCi euro 6
- Suzuki Vitara 1.6 DdiS euro 6
Per quanto riguarda i modelli chiamati in causa dal rapporto tedesco, la situazione è estremamente confusionaria e frammentata; alcuni costruttori hanno semplicemente ignorato il dossier di Berlino, altri come ad esempio Mercedes e Suzuki, hanno avviato una campagna di richiamo volontaria ma che per ora riguarda solo il mercato anglosassone; ufficialmente le due campagne non hanno nulla a che vedere con il rapporto tedesco tuttavia la tempistica e il fatto che i modelli interessati siano proprio quelli presenti nella lista nera di Berlino, desta più di qualche sospetto.