La scadenza di tale divieto nel 2016 era un rischio troppo grande sulla testa di migliaia di imprese e addetti”. Lo afferma il presidente di Confesercenti Abruzzo Daniele Erasmi. “Questo risultato non era scontato, perché non sempre in passato la politica è stata pronta a difendere il diritto al lavoro delle imprese familiari operanti nel commercio.
Ora – prosegue Erasmi – è il momento di aprire una profonda riforma del commercio in Abruzzo, con un nuovo testo unico e regole coraggiose che aprano all’innovazione, per una fase nuova per commercio urbano”.
“Noi siamo pronti a fare il nostro lavoro e dare il nostro contributo – aggiunge Enzo Giammarino, direttore regionale di Confesercenti – e chiediamo al governo regionale un impegno preciso verso le micro e piccole imprese anche con le risorse comunitarie destinare alle aree urbane: chiediamo che le istituzioni, ora, facciano una scelta decisa e investano sul ritorno dei servizi nelle città, perché non potrà esserci alcun rilancio della qualità della vita delle aree urbane senza una presenza capillare e di qualità dei servizi commerciali di prossimità”.