Pescara. ‘In data 17.11.2015 si è svolta l’ultima riunione del Nucleo di Valutazione Regionale dei progetti di V.I. L.57/12 riferite all’anno 2015, di cui il sottoscritto è membro rappresentante dei disabili.
Secondo quanto indicato nella legge e dalle linee guida, le graduatorie si sarebbero dovute pubblicare entro il mese di aprile scorso, ma purtroppo una serie di errori commessi da tutti gli organi interessati, a partire dai Comuni, gli Enti d’Ambito, le Unità di Valutazione Multidisciplinari (UVM), la Regione e dagli stessi disabili richiedenti il progetto, hanno fatto sì che le graduatorie non abbiano rispettato i termini stabiliti portando un ritardo di oltre 7 mesi’.
Lo dichiara Nicolino Di Domenica, Responsabile Movimento Vita Indipendente Abruzzo.
‘Per abbreviare il più possibile l’iter delle graduatorie, vista la somma disponibile al momento che ammonta a 570 mila euro, si è deciso di valutare solo gli aspiranti al progetto di V.I. appartenenti al livello di gravità “MOLTO ALTO”.
Le persone che sono rientrate in questo livello sono 40 per un ammontare di spesa di euro 562.563. Qualora la Regione manterrà l’impegno finanziario promesso, vale a dire di un milione di euro, si procederà successivamente ad esaminare anche il Livello di intensità “ALTO”.
Tra le tante inesattezze rilevate vi sono alcune che sono penalmente denunciabili, come il ritardo o addirittura il mancato inoltro delle domande da parte dei comuni e degli Enti d’Ambito, le commissioni UVM che non hanno rispettato le indicazioni di legge: Inoltre vi sono stati anche numerosi disabili che non hanno prodotto i certificati richiesti o addirittura la mancata richiesta dell’importo del finanziamento’, continua Di Domenica.
‘Purtroppo alcuni disabili che, si sono visti danneggiati dalle commissioni UVM per mancata convocazione a visita per avere una valutazione reale e aggiornata del bisogno per il quale si è chiesto il finanziamento del progetto, hanno deciso di impugnare le graduatorie denunciando penalmente le suddette Commissioni; in questo modo bloccheranno l’ iter burocratico impedendo cosi alle 40 persone di poter usufruire del progetto sino a quando la magistratura non avrà fatto il suo corso. Ancora una volta, bisogna costatare che, chi non esegue correttamente e professionalmente un compito che è chiamato ad eseguire, nel rispetto della legge e delle regole, danneggia il lavoro dei colleghi, penalizzando il diritto dei cittadini più deboli.
Mi auguro che queste denunce e gli eventuali risarcimenti che comporteranno, per il futuro, facciano riflettere i Responsabili degli uffici Preposti affinché diano incarichi così delicati a persone degne di questo lavoro, con precise direttive; diversamente, ne risponderanno anche loro penalmente come, ci auguriamo, accada a chi si è reso colpevole di quanto esposto. Il Movimento ha, da tempo, provveduto a chiedere un incontro con l’Assessore alla Sanità Silvio Paolucci e al Dirigente Sanitario Dott. Angelo Muraglia; in attesa di una loro risposta saluto e ringrazio chi darà voce e spazio a questo comunicato’, conclude Di Domenica nella sua nota.