L’Ing. Giuseppe La Rovere, Dirigente del VII Settore del Comune di Chieti “4° Servizio Sport, Turismo e Politiche Giovanili”,con nota di prot. N. 34283 del 30 giugno 2015, indirizzata alle Società Sportive Proger Pallacanestro TEATE, Armonia D’Abruzzo Chieti, Circolo Teate Scherma, Chieti Basket e Pallavolo Teatina, avente come oggetto “Utilizzo Impianto Sportivo denominato ” Palatricalle – Sandro Leombroni” ha comunicato che ” a far data dal 1 Luglio 2015, l’impianto sportivo di cui in oggetto sarà dotato di custodia dalle ore 15,00 alle ore 21,00, per cinque giorni settimanali, escluso il sabato e la domenica, salvo diverse necessità”.
A tal proposito, ha continuato l’Ing. La Rovere: “Per quanto detto e per disposizione dello scrivente, il custode provvederà a far accedere all’impianto sportivo in parola, solamente le persone dotate di apposita autorizzazione e/o tesserino di riconoscimento rilasciato dalle rispettive associazioni sportive di appartenenza. A tal fine le associazioni in indirizzo sono invitate a far avere tutti i nominativi dei propri iscritti che potranno utilizzare l’impianto in parola”.
Infine, l’Ing. La Rovere ha colto l’occasione per ricordare che “l’utilizzo dell’impianto è a pagamento giusta delibera di Giunta Municipale n.482 del 19 aprile 2011 (…) per cui se non vi sarà a monte l’autorizzazione dello scrivente, autorizzazione connessa con l’avvenuto pagamento delle tariffe, il custode non potrà consentire l’accesso alla struttura dei soci dell’Associazione sportiva inadempiente”.
Dunque, sorge spontaneo chiedersi:
1) Esistono fino ad oggi delle società che hanno utilizzato il Palatricalle senza pagare le tariffe comunali d’uso?
2) E in caso affermativo, come è stato possibile utilizzare il Palatricalle senza pagare il dovuto in base alla delibera di G.M. n.482/2011?
3) A quanto ammonterebbe l’eventuale debito delle varie società sportive per l’utilizzo del Palatricalle al 31 giugno 2015?
4) Fino al 31 giugno 2015, l’utilizzo della suddetta struttura sportiva da parte delle varie società è stato equo anche in rapporto alla quantità di soldi sborsati?
5) Tutte le società hanno potuto utilizzare a pieno l’impianto in ogni sua parte, compresi spogliatoi, magazzini e altri locali?
6) C’è stata qualche società che ha avuto eventualmente un trattamento migliore rispetto alle altre? E se sì, per quale motivo?
Tratto da www.censorinoteatino2013.blogspot.it