Val Vibrata. Ad un nostro associato (non faremo nomi per non violare disposizioni legislative) sono state notificate, a mezzo di posta elettronica certificata, una serie di intimazioni di pagamento da parte di un Concessionario per la riscossione di tributi.
Tutte queste intimazioni non hanno i requisiti minimi di legge quali, una su tutte, la completa omissione di firma digitale. La firma digitale serve, in pratica, ad “autenticare” l’atto che si invia a mezzo di posta elettronica ed è richiesta da precise disposizioni legislative in merito alle notificazioni a mezzo di posta elettronica.
Ancor prima dello spirare del termine per l’impugnazione delle intimazioni, il Concessionario si è fatto lecito pure di esperire un pignoramento presso terzi.
Anche se confidiamo, ancora, nel giudizio di merito, comunque come la si vuol vedere, se i Concessionari fanno notifiche a mezzo di posta elettronica certificata senza i requisiti che la legge impone loro, in ogni modo possono agire indisturbati, ovvero sono al di sopra della legge! Con buona pace dei contribuenti tartassati.