Il presidente del tribunale di Teramo, Carlo Calvaresi, insieme al dirigente Giulio De Nobili, al sindaco Gianguido D’Alberto e l’assessore Ilaria De Sanctis, ha presentato l’iniziativa collegata al reddito di cittadinanza per i PUC, Progetti Utili alla Collettività.
Ventuno percettori sono impiegati come tirocinanti nel tribunale di Teramo, per dare una mano nel velocizzare tutto quello è il “lavoro oscuro”, necessario poi per avere anche più velocità nei procedimenti e nei processi.
Come ha illustrato il capo del personale De Nobili, tre sono stati dirottati verso la cancelleria civile, tre verso quella fallimentare e tre verso la cancelleria penale. Due sono utilizzati presso l’ufficio gip/gup, sei, la parte più cospicua, in archivio; altri due nell’ufficio notifiche e gli ultimi due presso il giudice di pace.
La collaborazione tra Comune e tribunale, consente a quest’ultimo di non attendere “la cavalleria dal Ministero”, come l’ha definita il presidente Calvaresi; seppur comunque necessaria e già richiesta, ci sono tempi lunghi e questo rinforzo era vitale il prima possibile.
L’assessore De Sanctis ha anche fornito alcuni dati in merito ai percettori di reddito: a giugno, i richiedenti erano 2185 nel comune di Teramo. I ventuno impiegati in tribunale, per cui si auspica un ritorno nel mondo del lavoro e quindi turnover, non lavorano da oltre due anni, sono persone istruite ed in alcuni casi anche laureate, alle prese con problemi a trovare lavoro in provincia di Teramo.
Oltre a verde pubblico, canile e spazi culturali, sono in atto interlocuzioni per PUC anche con la Biblioteca Delfico e l’Unione Italiana Ciechi.