Coach Rajola sceglie il consueto starting five composto da Caverni in regia, Leonzio e Potì esterni ed il tandem Micevic-Capitanelli sotto i tabelloni. Leonzio e Potì aprono le danze con i due canestri dello 0-4, dimostrando che l’approccio è quello giusto. Dopo 6’ di gioco il punteggio di 6-13 conferma che il trend iniziale è di marca pescarese e la panchina salentina chiama il time-out per rimettere in ordine idee e schemi. E la mossa funziona, subito Nardò accorcia facendo sentire il fiato sul collo alla squadra di coach Rajola per poi pareggiare con una bomba di Bonfiglio a 1’12’’ da fine frazione. Ancora Bonfiglio dalla lunetta produce il sorpasso nell’ultimo minuto, subito vanificato da due punti di Serafini (inserito in corso d’opera come D’Eustachio e Carpanzano)
La seconda frazione, che si apre con il quintetto che aveva chiuso i primi 10’ (ovvero quello composto da D’Eustachio, Carpanzano, Potì, Serafini e Capitanelli), inizia sul 15 pari e procede punto a punto, con Pescara che arriva anche sul +4 dopo gli ingressi di Leonzio e Micevic ma i pugliesi, trascinati dall’ex Drigo, rimontano e dopo 2’30’’ si portano sul 21-21. Serafini spinge di nuovo Pescara avanti di 4 lunghezze con due belle giocate, ma ancora Bonfiglio dai 6.75 prima accorcia e poi produce il sorpasso: la gara è intensissima e aperta, con continui cambi di inerzia con mini-break a connotare la battaglia, fino a quando si torna a giocare punto a punto. Questioni di sorpassi e controsorpassi: Carpanzano mette la freccia per primo (27-28), Provenzano da 3 riporta i suoi davanti, Capitanelli, da poco tornato sul parquet, impone la nuova parità (30-30) ma il classe ’97 Razzi dai 6.75 e Provenzano producono il +5 a 75’’ dall’intervallo. E’ la maggiore precisione di Nardò dalla lunga distanza a fare la differenza. 5/9 dall’arco per i padroni di casa, 1/11 per gli ospiti: le statistiche parlano chiaro. Coach Rajola chiama il time-out ma si va all’intervallo con il medesimo distacco, sul 38-33, prodotto da due bombe, una per parte (Micevic e Provenzano). Troppi tiri aperti concessi e un po’ di confusione e frenesia in attacco: il gap patito dopo 20’ minuti si spiega anche così.
Dopo la pausa, è di Caverni la prima penetrazione vincente del match ma Zampolli ristabilisce immediatamente le distanze che Drigo con la bomba amplia. Ed è ancora l’ex a firmare i due punti del +10 per il massimo vantaggio della serata. Ma Pescara è viva e regala un parziale di 11-0, rimettendo la testa avanti grazie agli squilli di Leonzio, Capitanelli e Caverni da 3 intervallati da due liberi perfetti del numero 20 biancorosso (45-46). Un semigancio di Capitanelli allunga il break, Banach prova a caricarsi i suoi sulle spalle e con 4 punti evita la fuga pescarese. Due volte Potì dai 6.75 confeziona il + 5 a 1’15’’ da fine frazione. Una giocata capolavoro di Serafini produce un potenziale gioco da tre punti, ma gli dei del Basket dalla lunetta non sorridono al giocatore pescarese. La frazione si conclude sul 50-58 con Caverni, che aveva aperto il quarto con due punti, a chiudere i 10’ di battaglia con un altro canestro dall’area. Sono stati 25 i punti prodotti dai ragazzi del presidente Carlo Di Fabio nel terzo quarto, quasi come la produzione totale di tutto il primo tempo (33).
Per l’ultimo quarto si riparte con Carpanzano e soci avanti dunque di 8 lunghezze. Mastrangelo da 3 iscrive il proprio nome per primo nel tabellino della frazione ed esalta il pubblico locale, caldo nonostante la temperatura molto bassa all’interno dell’impianto. Dopo 3’ Nardò dimezza lo svantaggio e l’Amatori trova solo dopo quasi 4’ i primi due punti con Carpanzano, ma è solo la conferma di una partita durissima come coach Rajola aveva preannunciato alla vigilia. Una transizione vincente del numero 5 ospite riporta sul +8 Pescara con 4’44’ ancora da giocare (54-62). Capitanelli giganteggia sotto le plance e allora Nardò torna a colpire dai 6.75 con Provenzano. Il rush finale ha la medesima intensità di tutto il match. Quando Potì all’ultimo giro di orologio già iniziato firma i due punti del + 9 sembra fatta. Ed è così. Spetta a Serafini mettere il punto esclamativo al successo in terra salentina: finisce 57-68 al Pala Andrea Pasca. E l’Unibasket Amatori torna a correre in classifica…