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Una Tombesi incerottata va di scena a Gubbio

Tra infortuni e squalifiche, roster ridotto all’osso per mister Di Vittorio, che però potrà contare sul neoacquisto Vilmar Pereira. Alessio Tombesi: «Siamo intervenuti sul mercato perché costretti e per scelte tecniche. Non escludo altri arrivi. L’obiettivo minimo rimangono i playoff»

Ortona. La Tombesi torna in campo in trasferta, sul difficile campo della Vis Gubbio. Terza forza del campionato a quota 18 punti (uno in più della Tombesi ma con tre gare giocate in più), la formazione umbra è reduce dalla sconfitta interna contro il Cobà (1-4), che tuttavia non ne ha affatto ridimensionato le ambizioni di alta classifica. I gialloverdi dovranno fare particolare attenzione al bomber Bernardo di Fonzo, capocannoniere del girone C di A2 con 16 reti all’attivo. Dal canto suo, la Tombesi si presenterà a Gubbio con una formazione ampiamente rimaneggiata, tra le squalifiche di Silveira e Iervolino e gli infortuni ormai di lungo corso di Adami e Bordignon. Il team ortonese ha cambiato un po’ il proprio volto nelle ultime due settimane: hanno infatti lasciato Ortona prima Lucas Baroni, finito in serie A al Mantova, poi Vinicius Sardella, che si è aggregato all’Ecocity Cisterna in serie B. In settimana, si è però unito al gruppo un volto nuovo, ovvero il pivot brasiliano (ma considerato “formato”, e dunque italiano secondo le regole della Divisione) Vilmar Pereira. Classe 1990, “la vipera” milita ormai da molti anni in Italia, tra A2 e B, ed è già passato in Abruzzo, vestendo le maglie di Loreto Aprutino e Civitella, sempre in A2. È stato inoltre avversario della Tombesi in serie B, quando militava nell’Altamura. Il presidente Alessio Tombesi ha riassunto in questo modo le ultime settimane della sua squadra:

«Voglio ringraziare sia Baroni, sia Sardella, per l’impegno che hanno messo nel vestire la nostra maglia. Baroni ci chiedeva già da un mese di andar via, voleva giocarsi l’opportunità della serie A col Mantova e alla fine non abbiamo potuto che assecondare la sua volontà. Su Sardella il discorso è diverso: ho la massima stima per la persona, un bravissimo ragazzo al quale auguro il meglio, ma dal punto di vista tecnico ci aspettavamo, onestamente, molto di più. In sua sostituzione è arrivato un nuovo pivot, Vilmar Pereira, tra mille difficoltà, perché in questa finestra di mercato trovare giocatori è veramente difficile. Crediamo abbia tutte le carte in regola per darci una mano, anche considerando che è un “formato” e dunque non conta come straniero. Non escludo potenziali nuovi arrivi da qui al 26 febbraio, a conferma che la società c’è, è vigile, ed è disposta a lottare fino alla fine per i propri obiettivi. All’inizio dell’anno, non ci eravamo nascosti e avevamo chiaramente puntato a un campionato di vertice e alla lotta per la promozione. Essere attrezzati per vincere non significa automaticamente vincere, perché ci sono gli avversari, che vanno sempre rispettati, e una serie di fattori più o meno imprevedibili, come gli infortuni o gli arbitraggi. Detto questo, il fatto stesso che dall’inizio dell’anno abbiamo già tagliato 4 dei nuovi acquisti di quest’estate è segno che qualcosa lo abbiamo sbagliato anche noi, soprattutto assecondando desideri e indicazioni di persone che ora non ci sono più. Ciò che chiedo ai giocatori e allo staff è di continuare a lottare sino alla fine, per raggiungere quantomeno l’obiettivo dei playoff. A Gubbio sarà difficilissima e sarà fondamentale il contributo dei nostri ragazzi, provenienti dal settore giovanile. Ci vorranno cuore, spirito di sacrificio e tanta grinta… come piace a me!”.