Terminata la stagione, con l’accesso ai playoff sfuggito proprio all’ultima giornata nel derby contro Campli, è tempo di bilanci in casa Teramo Basket 1960. Il secondo campionato consecutivo in Serie B dei biancorossi è stato uno dei più difficili, equilibrati ed avvincenti, con tutte le squadre che fino alla fine si sono giocate i rispettivi obiettivi.
Dello stesso parere è il presidente del Teramo Basket 1960, Ermanno Ruscitti, che ha tracciato un quadro generale a 360 gradi del campionato appena concluso e del campionato che verrà: “Al netto della pesante sconfitta nel derby contro Campli il bilancio non può che essere positivo. Abbiamo avuto tanti acciacchi e tanti infortuni che ci hanno inevitabilmente condizionato, aggiungiamoci anche qualche piccola tensione nello spogliatoio che di certo non ha giovato nel rush finale. E’ stato un campionato equilibrato dalla prima all’ultima giornata, con cinque squadre e giocarsi gli ultimi tre posti per i playoff. Resta il rammarico di aver perso tanti derby: due con Pescara, due con Campli e quello dell’andata con Giulianova, un rammarico dovuto soprattutto alla bella risposta del nostro pubblico. Siamo stati artefici del nostro destino e in alcune situazioni non abbiamo saputo approfittare di situazioni favorevoli, resta il fatto che i playoff li abbiamo persi con la sconfitta esterna a Fabriano”.
Il numero uno biancorosso si è poi soffermato proprio sul fattore Palaskà:” Nel bilancio finale non possiamo non sottolineare la crescita costante del nostro pubblico e dei nostri tifosi. Quest’anno abbiamo sottoscritto 600 abbonamenti, un numero significativo, abbiamo avuto spesso in trasferta tifosi al seguito con una buona presenza nelle partite in casa. E’ un dato che ci fa piacere perchè abbiamo ricreato interesse in città, lottando alla pari con squadre che hanno speso molto più di noi per quanto riguarda il budget. Non dimentichiamoci dei grandi sacrifici economici fatti quest’anno vista anche l’assenza di un main sponsor”.
Per quanto riguarda il futuro il presidente ha le idee molto chiare: “Vogliamo assolutamente ricominciare con la stessa voglia, la stessa fantasia e la stessa tenacia che ci contraddistinguono. Per prima cosa ci prenderemo un attimo di pausa per ricaricare le batterie, dopo di che ci sarà un incontro con i coach Gramenzi e Di Francesco, con loro vedremo se sarà il caso di continuare con questa doppia guida tecnica o se prendere altre scelte. Per quanto riguarda i giocatori, si ripartirà sicuramente dal capitano Andrea Lagioia che rimane un punto fermo per l’attaccamento alla maglia e alla città. Tutti gli altri sono in discussione e al tempo stesso non lo sono, valuteremo con i coach quali saranno le decisioni giuste da prendere”.
Oltre alle questione tecnica ci sono anche le questioni extracestistiche: “Dobbiamo fare chiarezza su tutti i fronti. Come prima cosa bisogna trovare un main sponsor e su questo ci stiamo lavorando, speriamo di avere risposte positive nelle prossime settimane. Vi è poi la questione impianti, viviamo in una situazione strana e con un bando fatto male. Dovremo valutare il tutto appena ci sarà una nuova amministrazione comunale perchè non possiamo sopportare le spese che abbiamo per utilizzare un impianto fatiscente e non accogliente, un impianto che non ci rappresenta al meglio come città e che necessita di una messa a nuovo. Il Palaskà è un patrimonio di Teramo e dev’essere trattato come tale. Un altro aspetto sul quale dovremo ragionare è quello della collaborazione con le altre società teramane, con le quali bisognerà instaurare un dialogo sul futuro del settore giovanile. Dobbiamo unire le forze per ottimizzare gli sforzi e razionalizzare bene le spese. Sul fronte economico invece a fine maggio la società presenterà il Consorzio d’Imprese, ci siederemo attorno ad un tavolo con i nostri sponsor per pianificare un modello di business condiviso che ci accompagni in una crescita continua e costante sui modelli già adottati da società come Treviso, Trento e Varese”.
Un pensiero il Presidente Ruscitti lo ha dedicato al coach Piero Bianchi, esonerato a quattro giornate dalla fine dopo la sconfitta contro Civitanova: “Ci tengo a ringraziare Piero Bianchi per il lavoro che ha fatto qui con noi e gli auguro di cuore ogni fortuna per la sua carriera. Se la squadra ha vinto partite importanti lo deve anche alla sua guida tecnica. Purtroppo nella vita di una società capita che s’interrompano i rapporti professionali. Quello che vorrei da un coach, e quello che probabilmente Bianchi non ci ha dato, è il coinvolgimento emotivo del nostro progetto. Non è colpa sua perchè qui si tratta di carattere e di modi di essere. Nelle scelte future che faremo il coinvolgimento, non solo professionale ma anche emotivo del progetto, sarà un aspetto centrale che prenderemo in considerazione perchè contribuisce alla vita della nostra società sportiva. La squadra è un patrimonio della città e questo dovrà essere trasmesso anche dalla guida tecnica”.
La chiosa finale è dedicata all’assetto societario:” Non ci sarà un uomo solo al comando ma, come sempre, più persone che collaboreranno nei vari settori di competenza. E’ un aspetto che ci caratterizza e che non cambieremo. Siamo pronti a ripartire con maggiore entusiasmo, sempre forza Teramo”.