Ariccia. Nel momento di massima difficoltà, con soli quattro Over in rotazione (più Putano in porta) e poi tutti Under, la Tombesi gioca una buona partita sul campo della Cioli Feros, portando a casa un punto comunque prezioso, viste le premesse. Senza Calderolli, Dudù Rech, Foppa, Piovesan e Del Ferraro, i gialloverdi hanno chiuso il primo tempo sotto di un gol, trovando però nella ripresa la forza di ribaltare la situazione: prima Raguso e poi Silveira (in campo tutta la partita nonostante un dolore frutto di un infortunio a inizio match) hanno portato la Tombesi sull’1-2. Il pareggio laziale, con un tiro da lontanissimo deviato, ha spento gli entusiasmi ortonesi. Il 2-2 finale, comunque, non lascia troppo amareggiato mister Gianluca Marzuoli:
«Peccato, perché potevamo vincerla, ma alla fine ci teniamo stretto questo punto. Ci sono stagioni purtroppo segnate, diciamo non fortunate, in cui certi elementi si ripetono: oggi, ad esempio, abbiamo subito gol sui soli due tiri che i nostri avversari hanno fatto, e non è la prima volta che ci succede.Con tutti gli infortunati che abbiamo, Silveira si è fatto male nei primi minuti di gioco ma ho dovuto necessariamente chiedergli di stringere i denti, e alla fine ha giocato tutta la partita e ha pure segnato. Su una cosa la mia squadra va davvero elogiata: nonostante tutto quello che ci è successo in termini di infortuni e vari tipi di difficoltà tecniche, i ragazzi non si arrendono mai, non partono mai battuti e lottano sempre, fino all’ultimo. È una squadra viva, lo vedo in ogni allenamento, e dal punto di vista caratteriale rispondono sempre presente. Oggi avevamo fatto molto bene nel primo tempo, pur chiuso sotto 1-0, ma non siamo stati capaci di concretizzare le occasioni favorevoli. Bene ancora una volta i ragazzi più giovani, che hanno dato il loro contributo, ed oggi era fondamentale. Era importante non perdere, muovere la classifica, e ci siamo riusciti. Settimana prossima ci aspetta una gara dura contro la Mirafin: sicuramente tornerà Piovesan, vediamo gli altri. In quell’occasione, non potremo accontentarci di un pari».